Il 2023 è l’inizio del secolo indiano. L’India è appena atterrata sulla luna e lo scorso aprile ha sorpassato la popolazione cinese. In un altro mezzo secolo diventerà la seconda potenza modiale, e probabilmente nei decenni successivi sorpasserà l’economia cinese diventando la prima potenza sulla Terra. Il professor Francesco Alberoni, in una recente intervista, poco prima di morire, alla domanda se vedeva all’orizzonte “movimenti nascenti” di rilevanza mondiale, ha risposto senza esitazioni: “l’India”. E ha spiegato: “la sottovalutiamo perché interessa poco agli americani. Eppure è lì che dobbiamo puntare gli occhi. Lo dico da tempo; nessuno mi ascolta”.
Indiani sulla Luna
L’India, in questi giorni, è anche arrivata sulla Luna con la missione Chandrayaan-3 completando con successo l’atterraggio morbido nella regione del polo sud lunare. E’ la quarta potenza ad atterrare sul nostro satellite dopo Stati Uniti, Unione Sovietica e Cina. L’evento è stato molto seguito da centinaia di milioni di indiani: le piazze si sono riempite di persone che festeggiavano. L’orgoglio nazionale è alle stelle. I titoli tecnologici, alla Borsa di Mumbai, sono saliti di prezzo. Segno di un Paese che cresce e in sviluppo continuo da anni. Il primo ministro Narendra Modi, che ha seguito l’allunaggio collegato con il centro spaziale di Bengaluru, ha detto: “ogni indiano gioisce”.
Entro 2030 terza economia
Secondo una previsione di Goldman Sachs entro il 2030 l’India diventerà la terza economia al mondo. “Nei prossimi due decenni, il tasso di dipendenza dell’India sarà uno dei più bassi tra le economie regionali”, afferma un recente report della banca. La popolazione indiana ha uno dei migliori rapporti tra popolazione in età lavorativa e numero di bambini e anziani; il 65% ha meno di 35 anni. Ogni anno, otto milioni di giovani indiani entrano nel mercato del lavoro. Il Paese è molto pregredito in tecnologia e innovazione. Ha un’alta produttività del lavoro e molta disponibilità di manodopera. Nell’aprile scorso ha sorpassato la popolazione cinese (di 3 milioni) ed è diventata la prima nazione al mondo con 1.425.969.021 abitanti. Secondo la Nasscom, l’associazione commerciale non governativa indiana, il fatturato dell’industria tecnologica indiana dovrebbe aumentare di 245 miliardi di dollari entro la fine del 2023. Quella indiana è un’economia fortemente guidata dalla domanda interna rispetto a molte altre. I consumi interni rappresentano circa il 55-60% dell’economia complessiva.
Piano anti inquinamento
Il Governo ha anche annunciato che punta a raggiungere zero emissioni nette entro il 2070 e che il 50% della capacità di produzione di energia proverrà da fonti non fossili entro il 2030. Grandi riforme e investimenti per infrastrutture sono in corso, ma ci sono anche notevoli problemi a causa della corruzione e trasparenza del mercato. E, soprattutto, non va dimenticato che il 25% della popolazione versa ancora in condizioni di povertà.
Tra Est e Ovest
L’India è già leader del cosiddetto “Sud Globale”. Finora non è schierata né con gli Stati Uniti né con la Cina. Fa parte del Quad; la collaborazione sulla sicurezza per evitare l’egemonia cinese nella regione, assieme a Usa, Giappone e Australia. Ma fa parte anche del Brics, con Cina, Sudafrica, Russia e Brasile; un club di economie mondiali emergenti nato all’inizio degli anni Duemila che si è appena riunito a Johannesburg. L’Ispi, l’istituto di politica internazionale, riguardo la politica “multi alleata” del Governo Modi, ha scritto che “se c’è un vincitore nel processo di riequilibrio globale emerso dall’invasione dell’Ucarina, quello è l’India”.