lunedì, 18 Novembre, 2024
Società

‘Soldati’ onorati in un album fotografico nella giornata mondiale del cane

Cani militari della Nato, partecipano a tutte le esercitazioni

Tributo ai cani da parte della Nato. Cani militari che hanno svolto e svolgono un servizio insostituibile e che, nel tempo, è diventato anche sempre più specializzato e, come per gli uomini, altrettanto rischioso. Sul sito dell’Organizzazione del trattato Nord Atlantico in occasione della giornata mondiale del cane celebrata il 26 agosto sono state pubblicate, in onore a questo sodalizio “professionale” e affettivo, una ventina di fotografie, bellissime, che documentano le molteplici attività svolte dai “cani militari” in ogni parte del mondo e di ogni ordine e grado.

Ruolo importante

“I cani hanno svolto un ruolo importante nel corso della NATO e della storia militare”, si legge sul sito, “e L’MVP (most value pup – cucciolo più valoroso) nelle missioni di ricerca e salvataggio ci mette, letteralmente, il naso per il rilevamento di esplosivi o semplicemente aiuta in quanto il migliore amico di un uomo o un donna.” “Queste foto”, scrivono i teneroni della Nato, “catturano l’incredibile coraggio, intelligenza e lealtà dei cani guida e il legame che condividono con i loro amici a due zampe.”

I cani dei segretari generali

Si comincia con Lord Ismay , il primo segretario generale della NATO, e sua moglie, Lady Ismay, in una foto del 1955 con il loro amato golden retriever, che tiene per mano la signora, nella loro residenza ufficiale, Villa Said, a Parigi. Ma ci sono anche il quarto segretario generale della NATO, l’italiano Manlio Brosio, e sua moglie, Clothilde Brosio, mentre coccolano il loro barboncino, Pulpo, che spesso li accompagnava in visite ufficiali all’estero, ma altrettanto spesso si comportava così male che le visite dovevano essere abbreviate. Così raccontano. E poi ci sono cani che sfilano con i militari o che “marciano” durante le esercitazioni o un gigantesco alano che cerca posto al tavolo decisionale del quartier generale a Bruxelles. Era il 1968, si allenatavano anche in questo campo le regole sociali… e militari!

Addestramento a ruoli diversi

L’album continua venendo all’oggi; con Rata, un cane da salvataggio a bordo di una barca dell’unità militare spagnola di emergenza, è pronto a fare un tuffo durante l’esercitazione in Montenegro nel 2016. Rata può sentire l’odore degli esseri umani nell’acqua fino a otto metri di distanza, quindi è indispensabile durante le missioni di ricerca e salvataggio. E poi ci sono veri e propri cuccioli: “soldati” delle forze armate lettoni, insieme ad ufficiali del gruppo tattico multinazionale della Nato in Lettonia, e truppe statunitensi schierate come parte dell’operazione Atlantic Resolve. L’allenamento di un cane della fanteria marina spagnola, che dimostra l’”aggressività controllata”. E un soldato portoghese, con il suo cane di servizio, mentre insieme pattugliano un aeroporto durante l’esercitazione internazionale di volo vivo Real Thaw 2018. E ancora, un membro dell’esercito norvegese e il suo Elkhound mentre si aggirano per i terreni della stazione aerea di Orland, in Norvegia, per proteggere gli aerei alleati durante l’esercitazione Trident Juncture 2018. Un esempio per tutti gli altri cani, perché il ministro della Difesa norvegese ha il potere di mobilitare tutti gli Elkhound norvegesi, anche di proprietà privata, per trasportare forniture militari sugli slittini sulla neve in tempo di guerra.

Le forze speciali

E poi, fotografie di vere e proprie missioni. Le forze operative speciali del Corpo danese Jaeger con il loro cane d’assalto da combattimento, Kaos, durante l’esercitazione Night Hawk 2021. L’esercitazione, ospitata dalla Danimarca, serviva a mettere alla prova la capacità degli alleati e dei partner di lavorare insieme attraverso una serie di complesse operazioni antiterrorismo e di guerra ibrida. Un conduttore di cani statunitense assegnato al 39° squadrone delle forze di sicurezza in pattuglia con il suo partner K-9, Nico, prima di un evento di addestramento congiunto presso la base aerea di Incirlik, in Turchia. E ancora; la foto di un “marine spagnolo in pausa con il suo amico umano” duranteun’esercitazione lunga e complessa.

Cani “paw-triotic”

Ci sono i cani da attacco, come lo svedese “paw-triotic” durante la Joint Viking in Norvegia che da due anni è in esercitazione e i cani “em-barks” pronto a decollare per supportare forze multinazionali. Animali che partecipano a tutte le esercitazioni che si stanno svolgendo in questi ultimi anni da dopo lo scoppio della guerra russo-ucraina. I cani e i loro conduttori praticano esercitazioni rapide di imbarco e sbarco su aerei che supportano le forze occidentali come parte del gruppo tattico multinazionale della NATO in Estonia.

Mobilitatissimi anche i Rangers dell’aeronautica militare svedese: in un fotografia se ne vede uno mentre rosicchia un giocattolo in attesa di istruzioni durante l’esercitazione Aurora 2023 a un altro “collega ranger” in una missione di salvataggio simulato con elicotteri. Esercitazione, ospitata dalla Svezia, che coinvolge 26.000 uomini provenienti da vari paesi della NATO (Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti) e che mira a migliorare le difese della Svezia in caso di futuri attacchi

Le retroguradie

E per finire, come in tutte le gerarchie militari ben organizzate, il pastore belga Lenny, che copre le retrovie e si occupa di logistica e vettovagliamento. E’ di stanza al quartier generale di Bruxelles e ha il compito di ispezionare tutte le consegne in arrivo, compreso la posta diplomatica. Lenny, assicura l’ufficio comunicazione delle Nato, è in grado di rilevare qualsiasi oggetto sospetto… compreso i dolcetti!

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