“Fare meglio e di più”. Approfittando degli auguri di buon ritorno al lavoro, Giorgia Meloni ha sferzato la maggioranza a tenere la barra dritta in un mare che si annuncia molto più rischioso del previsto.
Così ieri il Consiglio dei ministri, il primo dopo la pausa estiva, si è risolto con un passo verso l’impegnativa e tormentata manovra economica d’autunno e con parecchie raccomandazioni del premier.
Il monito di Giorgia Meloni in apertura del Cdm, che ha il senso di un forte richiamo alla compattezza, è stato chiaro. Un appello rivolto ai ministri ed esponenti politici della maggioranza di Centrodestra. Il premier ha scandito la nuova linea raccomandando massima coesione in vista dei prossimi mesi che saranno non solo impegnativi ma si annunciano impopolari. “Serve il massimo della compattezza, della determinazione, della concentrazione”, ha insistito Meloni.
Caivano lo Stato ci sarà
Durante il Cdm, iniziato alla 17 terminato poco dopo le 18, è trapelata una notizia di rilievo, la risposta e la convinta adesione del presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’invito di don Maurizio Patriciello, sacerdote anticamorra, di “venire a Caivano, che è in Italia e i nostri bambini sono italiani”. La richiesta del parroco di Caivano, – cittadina teatro di uno stupro ai danni di due cuginette minorenni, consumato in una zona degradata del paese – è stata fatta al premier domenica dall’altare delle chiesa e, ieri la risposta affermativa del presidente del Consiglio. “Accolgo l’invito di don Patriciello, presto andrò in visita al Parco Verde di Caivano”, ha sottolineato Giorgia Meloni, “Obiettivo del governo è bonificare l’area. Per la criminalità non esistono zone franche. Intendo accogliere l’invito di don Patriciello a recarmi sul posto, la mia non sarà una semplice visita, offriremo sicurezza alla popolazione. Il centro sportivo deve essere ripristinato”, ha assicurato il premier, “e reso funzionante il prima possibile”.
Il Cdm e i nuovi impegni
Il ritorno al tavolo del Consiglio dei ministri è stato salutato da Giorgia Meloni come un auspicio verso un rinnovato impegno del Governo nell’affrontare i problemi. “Mi auguro che abbiate trascorso bene le vacanze, e che vi siate riposati abbastanza”, ha esordito rivolta agli esponenti del Governo, “perché abbiamo tanto lavoro da fare e un’agenda estremamente impegnativa. Abbiamo appena compiuto dieci mesi di governo, al primo anno mancano solo due mesi”.
Richiamo alla compattezza
Per il presidente del Consiglio i mesi trascorsi sono stati un primo trampolino e banco di prova rispetto ai prossimi impegnativi problemi da affrontare. “Un momento che ci ha consentito di fare un bilancio di questi 10 mesi, singolarmente e come squadra. Da una parte dobbiamo essere soddisfatti, dall’altra dobbiamo essere pronti a fare di più e meglio”, ha puntualizzato Giorgia Meloni, “Ora abbiamo maggiore esperienza, sul funzionamento, sui rischi. Da tutto si impara, soprattutto dagli errori. Ci aspetta un anno molto impegnativo che culminerà con le elezioni europee e la presidenza italiana del G7. Serve il massimo della compattezza, della determinazione, della concentrazione”.
Manovra e fasce deboli
Dopo il Cdm in conferenza stampa, Giorgia Meloni ha indicato le prossime mosse dedicate alla legge di Bilancio, confermando la linea di prudenza e di attenzione sociale del ministro dell’Economia e finanze.
“Il ministro Giorgetti farà il punto e traccerà il quadro complessivo entro il quale ci muoviamo e ci muoveremo. Io intendo limitarmi ad alcune riflessioni e indicazioni. La prossima legge di bilancio dovrà essere, come è stata quella dello scorso anno, seria, per supportare la crescita, aiutare le fasce più deboli, dare slancio a chi produce e mettere soldi in tasca a famiglie e imprese”.
La sinergia con Giorgetti
Più che le polemiche ferragostane Giorgia Meloni si schiera con il lavoro “responsabile” del ministro leghista. “Condivido la richiesta del ministro Giorgetti di invitare ogni Ministero a verificare nel dettaglio le risorse attualmente spese, i capitoli di spesa, le misure attualmente finanziate. Sprechi e inefficienze devono essere tagliati”, ha evidenziato il premier, “e le poche risorse che abbiamo devono essere spese al meglio, perché questo è un governo politico e i governi sono politici se scelgono e si assumono le loro responsabilità”. Con un invito ai ministri ad adeguarsi ad una linea di sobrietà che lei sosterrà.
“Quello che vi chiedo”, ha ribadito ai ministri, “non è una semplice spending review o un elenco di voci da tagliare, ma di far tornare il più possibile la politica”.
Bilancio, consolidare e rafforzare
L’impegno chiesto dalla Meloni al Centrodestra è proiettato verso la Manovra.
“Il primo appuntamento che abbiamo davanti è la scrittura della legge di bilancio”, ha proseguito il premier, “la più politica tra le leggi che un governo possa fare”. La svolta dell’emergenza energetica dello scorso anno, ha ricordato Meloni, “ha assorbito due terzi della manovra”, ma “questo non ci ha impedito di lanciare alcuni segnali importanti e di tracciare una direzione: penso al taglio del cuneo fiscale o alle risorse che abbiamo scelto di destinare alla famiglia, a partire dall’aumento dell’assegno unico. Misure che hanno tracciato una direzione. Direzione che ora dobbiamo consolidare e rafforzare”.
Linea dura anti sprechi
Su un tema Giorgia Meloni è stata tagliente quella della lotta agli sprechi.
“Non possiamo permetterci sprechi”, ha più volte insistito il premier, “stiamo pagando in maniera pesante il disastro del Superbonus 110% e invito Giorgetti a illustrarci i numeri di questa tragedia contabile che pesa sulle spalle di tutti gli italiani. Nel complesso dei bonus edilizi introdotti dal Governo Conte 2, compreso il bonus facciate, i documenti dell’Agenzia dell’Entrate ci dicono esserci più di 12 miliardi di irregolarità. Alla faccia di chi accusa il centrodestra di essere ‘amico’ di evasori e truffatori. Grazie a norme scritte malissimo si è consentita la più grande truffa ai danni dello Stato”.
La svolta sulla Tim
Al termine del Consiglio dei ministri la premier Giorgia Meloni parlando del Dpcm su Tim ha ribadito la decisione del Governo.
“Quello di oggi è un primo passo, al quale seguiranno ovviamente logiche di mercato, ma finalmente possiamo dire che in Italia c’è un Governo che su un dossier così importante si attiva a difesa dell’interesse nazionale e dei lavoratori. E che ha una strategia”. Per Giorgia Meloni la scelta del Governo è quella che il centrodestra ha sempre auspicato e sostenuto: “assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro”.
Migranti, flussi e accordi
Il tema migranti è stato al centro di una riflessione del premier.
“L’Italia sta subendo una pressione migratoria come non si vedeva da molti anni a questa parte, anche a seguito degli avvenimenti, recenti e meno recenti, nel Sahel, con quantità di arrivi imponenti. È difficile spiegare all’opinione pubblica quello a cui assiste e lo capisco bene”. Meloni ha voluto tuttavia sottolineare i numeri, “i dati dicono che c’è un forte aumento rispetto all’anno precedente anche se, leggendo attentamente questi numeri, si assiste ad un rallentamento dell’aumento dei flussi migratori”.
“La direzione intrapresa dal Governo è quella giusta”, ha proseguito Meloni: “accordi con i Paesi del Nord Africa, di partenza e transito dei flussi, ma – ha aggiunto – è necessario aggiungere a questa direzione di marcia un più, stringere le maglie, dare segnali chiari ai trafficanti e serve un coordinamento maggiore tra noi nell’attività di contrasto ai flussi illegali di migranti”.
La riforma Casellati
Durante la conferenza stampa è stato ribadito l’impegno del Governo verso le riforme.
“Questo deve essere anche l’anno delle grandi riforme”, ha ricordato il presidente del Consiglio, “a partire dalla riforma costituzionale, sulla quale il ministro Casellati è pronta con una proposta che centra i due obiettivi che ci prefiggiamo: dare stabilità ai governi e far decidere ai cittadini chi debba governare. Sarà uno dei primi provvedimenti che vareremo, ma ci sono anche il completamento dell’autonomia differenziata, la riforma della giustizia, la delega fiscale che dobbiamo portare a compimento”.
Le decisioni del Cdm
Ieri infine il Cdm ha dato il via libera al dpcm che contiene norme per maggiori garanzie ai lavoratori dello spettacolo. Mentre “grande soddisfazione”, è stata espressa dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per l’approvazione da parte del Cdm della cosiddetta indennità di discontinuità. ”In questo modo sosteniamo un settore che vedeva ancora troppi lavoratori senza adeguate garanzie di welfare”. Semaforo verde del Consiglio dei Ministri anche al decreto legge che consente l’ingresso del Ministero dell’Economia, a fianco del fondo americano Kkr, nella società Netco dove confluirà la rete fissa di Tim. Le norme sono contenute in un decreto legge, anzichè in un Dpcm come inizialmente era stato ipotizzato, perché per l’operazione era necessaria una base normativa. “Di manovra abbiamo iniziato a parlare, stiamo gettando le basi”, ha osservato Alessandra Locatelli, ministro per le disabilità, “Spero che ci siano misure per sostenere le persone disabili”.