domenica, 8 Settembre, 2024
Società

Emergenza carceri tra suicidi di detenuti e di agenti di custodia

Confedercontribuenti: il ministro Nordio ora intervenga

Non passa giorno che non ci sia un suicidio o un tentativo in un qualche carcere.
Ma anche fuori, tra i militari delle forze dell’ordine la situazione, secondo Confedercontribuenti, è da “emergenza”.
Dopo gli ultimi due suicidi nelle carceri torinesi, un altro detenuto di 44 anni, originario di Lamezia Terme è stato trovato morto nella sua cella del carcere di Rossano, in Calabria e una donna è in fin di vita dopo aver ingerito candeggina nel carcere di Lauro, in provincia di Avellino. Nel 2023 sono già 47 le persone che si sono tolte la vita in carcere. Nel 2022 sono state 84. E’ il numero più alto dal 1990. Avevano mediamente 37,7 anni: in 22 avevano tra 20 e 30 anni, in 31 tra 30 e 40 anni, in 19 tra 40 e 50 anni e 12 più di 50 anni. Due suicidi ogni settimana. Il 6% dei suicidi riguarda le donne, che sono circa il 4% della popolazione carceraria. Il 60% dei suicidi in carcere ha riguardato persone con nazionalità italiana.

Peggio dell’Italia, Francia e Portogallo

In rapporto alla popolazione carceraria, di circa 55mila detenuti, in Italia l’indice di suicidio è di 15,2 ogni 10mila detenuti. Nell’Unione Europea solo Francia e Portologallo hanno dati più drammatici: rispettivamente 27,9 e 18,4. Nella popolazione generale, in Italia, i suicidi nel 2022 sono stati 0,71 ogni 10 mila abitanti. Nelle carceri, dunque, le persone si tolgano la vita 20 volte di più. I detenuti e le detenute che si sono tolti la vita erano in 55 carceri su un totale di circa 190 istituti.
Il numero maggiore, cinque, lo si è registrato a Foggia, seguita dal carcere di Torino, Milano San Vittore e Firenze Sollicciano.

Emergenza suicidi

Confedercontribuenti parla di “emegenza suicidi” nelle carceri italiane. “Bene ha fatto il ministro Nordio a recarsi presso il carcere di Torino”, ha dichiarato Ettore Minniti di Confedercontribuenti, “dove l’11 agosto, a distanza di poche ore, una donna italiana si è impiccata e una nigeriana si è lasciata morire di fame. Come ha detto il ministro questi episodi generano ogni volta angoscia, come dargli torto, ma il ministro Nordio”, aggiunge Minniti, “dimentica che la stessa angoscia dovrebbe provarla anche quando si suicida un agente della polizia penitenziaria”.

Il caso dei suicidi in divisa

Sempre Minniti ha continuato ricordando che “sono ben 35 gli agenti di custodia suicidi negli ultimi cinque anni e hanno superato i cento degli ultimi vent’anni: se non è emergenza questa non vedo quali altri eventi potranno esserlo”. Solo lo scorso anno sono stati sessanta i suicidi tra le Forze dell’Ordine. “Una strage”, continua Minniti, eppure “sembra che su di loro debba scendere il silenzio, perché è evidente che non si hanno o non si vogliono dare risposte al fenomeno poco conosciuto”. Una suicida in divisa ogni cinque giorni, rimarca la nota di Confercontribuenti, “è un dato spaventoso”, soprattutto se si considera che la maggioranza sono giovani. Da una classifica formulata dall’Osservatorio Suicidi in Divisa (Osd) nel 2022 risultano 72 suicidi: 16 Carabinieri; 8 della Guardia di finanza; 3 dell’Esercito; 4 della Polizia penitenziaria; 24 della Polizia di Stato; 8 della Polizia locale; 5 Guardie giurate; 2 Vigili del fuoco; 2 dell’Aeronautica militare e marina. Per il 2023 ai primi di agosto, si indica in 31 il numero di agenti e militari che si sono suicidati.
Il presidente di Confedercontribuenti, Ettore Minniti, si è augurato che il ministro della Giustizia “oltre a intervenire sulle condizioni di vita dei detenuti, la faccia anche per la vita stressante dei custodi e delle continue aggressioni che subiscono”.

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