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STEFANO BONACCINI PRESIDENTE REGIONE EMILIA ROMAGNA

Bonaccini: “Migranti, c’è il rischio tendopoli nelle città e che esploda la rabbia dei cittadini”

martedì, 22 Agosto 2023
1 minuto di lettura

Come ogni estate che si rispetti, ecco l’emergenza migranti tornare in primo piano. Approfittando del clima più favorevole dovuto alla bella stagione, gli sbarchi sono oramai all’ordine del giorno. E aumentano esponenzialmente. Si tratta, per il Presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, di un problema serio. Anzi, “di una vera emergenza” che verrebbe abbastanza sottaciuta dai telegiornali “mentre è stata per anni la prima notizia da dare con altri governi”. Il Governatore, ospite della rassegna ‘Gli incontri del principe’ al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, snocciola i numeri, spiegando che gli arrivi sono triplicati proprio con questo esecutivo che quando invece era all’opposizione parlava di ‘porti chiusi’. Insomma, per Bonaccini, l’attuale governo “dovrebbe ammettere non solo che niente è stato risolto, ma anzi che le cose sono peggiorate”. Il Presidente parla poi di un rischio: l’arrivo delle tendopoli nelle città. La soluzione, per lui, è quella di trovare dei piani per trovare strutture dove accogliere gli immigrati: “Non è un problema di colore politico, ma nelle città, specie in quelle del Nord, arriva ogni settimana un numero sempre più alto di migranti e se non esiste alcuna pianificazione c’è il rischio che esploda un po’ di rabbia sociale”. Bonaccini su questo punto è chiaro: serve un’altra Conferenza delle Regioni e soprattutto che ci sia quanto prima un incontro con il governo per non rischiare una problematica stagione.

A disposizione del Pd

Nel corso della sua ‘chiacchierata’ con Stefano Zurlo in quel di Viareggio, Bonaccini parla anche della sua possibilità di candidarsi alle Europee, spiegando di essere a disposizione del Partito democratico: “Se si dovesse ritenere che possa essere ancora utile, ne discutiamo e valutiamo. Ma non ho mai chiesto niente, forse se lo avessi fatto ora forse mi troverei in Parlamento. Se domani dovessi smettere, direi solo grazie e tornerei a fare il militante”. La chiosa: “Per farmi andar via dal Pd mi devono tirar le cannonate, piuttosto mi ritiro dalla politica. Renzi? Spero che non vada con la Destra, nel caso eʼ comunque un suo diritto e ne prenderemmo atto”.

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