Punta a fare il federatore di varie anime moderate, lasciando Calenda al suo destino e mettendo nel mirino Forza Italia. Se Renzi comincia a fare la spina nel fianco di Tajani, Meloni dovrà mettere nel conto qualche inattesa turbolenza. Renzi non perderà occasione per seminare zizzania tra Tajani e Meloni. Un gioco che potrebbe non dispiacere a Salvini.
I prossimi mesi sul piano politico saranno segnati dal ritorno sulla scena di Matteo Renzi. E a molti cominciano a tremare i polsi.
Il senatore di Rignano non può stare troppo tempo senza inventarsi qualcosa. Dopo aver fatto e disfatto maggioranze, creato improvvise scissioni, fondato e affossato il Terzo Polo quale sarà la sua prossima mossa? E, soprattutto, quali conseguenze avrà il suo movimentismo sul Governo?
Renzi guarda alle elezioni europee del prossimo giugno. Il suo partito, con un misero 2,5%, è lontano dalla soglia sbarramento del 4%. Non può permettersi di fare flop e deve trovare una soluzione. Scartata l’alleanza con Azione (3,4%) rimangono poche possibilità.
Potrebbe puntare ad un cartello con Più Europa (2,4%) ma non è questa la sua prima scelta. Sicuramente inviterà a fare fronte comune la piccola galassia guidata da Maurizio Lupi, Noi moderati (0,9%). Ma non basta, Renzi punta più in alto.
Nella sua intervista di ieri a Repubblica annuncia che si presenterà alle europee non con il marchio Italia Viva ma con un nuovo brand semplice, ambizioso ed eloquente Il Centro. Più che un cartello elettorale per superare il 4% alle europee sembra l’inizio di un altro progetto politico dell’irrequieto senatore.
Si può intravvederne la prima trama da quello che Renzi dice di Forza Italia: “sopravvive se trova un leader, ma non ne vedo” sentenzia il senatore e mette nel mirino Tajani privando a delegittimarne il ruolo non solo come erede di Berlusconi ma anche come vicepresidente del Consiglio.
Tajani, insomma, è avvisato. Non credo che Renzi si candiderà mai alla guida del partito fondato da Berlusconi. Ma forse proverà a scompaginarne le fila e ad attrarre verso di sé una buona fetta dei parlamentari. Insomma Renzi potrebbe presentarsi come il vero erede dell’originario spirito berlusconiano, moderato e annunciatore di tante riforme liberali. Un passaggio complesso che deve fare i conti anche con i figli del defunto Cavaliere. E che succerà al Governo? Se Renzi comincia a fare la spina nel fianco di Tajani, Meloni dovrà mettere nel conto qualche turbolenza. Renzi non perderà occasione per seminare zizzania tra Tajani e Meloni. Un gioco che non dispiacerà neanche a Salvini, anch’egli interessato a prendersi parte di Forza Italia.