lunedì, 16 Dicembre, 2024
Politica

Una bella pagina di democrazia

Se dal Cnel verrà una proposta equilibrata, con il consenso dei rappresentanti di sindacati e forze produttive, governo e opposizioni potrebbero trovare un accordo su un testo legislativo condiviso. Sarebbe un piccolo capolavoro che abbasserebbe le tensioni politiche in vista di un autunno difficile.

Sul salario minimo non c’è uno scontro di valori contrapposti ma un confronto sul mezzo più efficace per risolvere il problema. Anzi, i problemi visto che si tratta della questione lavoro, della sua dignità , della sua remunerazione e del recupero di potere d’acquisto perso dai salari negli ultimi 15 anni.

È stata una bella pagina quella scritta oggi da Governo e opposizioni. Una pagina cui dovrebbero seguirne altre. Anche se non c’è ancora un accordo, è positivo  che su questioni cruciali le forze politiche non litighino ma cerchino una soluzione il più possibile condivisa.

Se nessuno ha posto pregiudiziali insormontabili vuol dire che si potrà continuare il confronto. Coinvolgere il Cnel non sarà assolutamente una perdita di tempo. Il Presidente del Cnel Brunetta è un  economista di vaglia, politico di grande esperienza e nel Cnel siedono rappresentanti di sindacati e imprese. Finalmente , dopo decenni di umiliazioni il Cnel potrà esercitare il ruolo  previsto dalla Costituzione: “E’ organo di consulenza delle Camere e del Governo per le materie e secondo le funzioni che gli sono attribuite dalla legge. Ha l’iniziativa legislativa e può contribuire alla elaborazione della legislazione economica e sociale secondo i principi ed entro i limiti stabiliti dalla legge.”

Sbaglierebbero le opposizioni a irrigidirsi e a cercare  a tutti i costo lo scontro anche scatenando le piazze su un tema su cui il Governo non ha una posizione rigida. Sbaglierebbe la maggioranza a farsi influenzare dalle sue componenti più oltranziste.

Vedremo se questa volta invece dei giochi e giochetti di questo o quel partito prevarrà la responsabilità nazionale. Per Schlein e Conte  è forte la tentazione di sfruttare il tema del salario minimo per dimostrare la compattezza del rinato campo largo. Così come è forte per qualche frangia della maggioranza voler fare muro per indebolire la crescente credibilità e autorevolezza di Meloni.

Il Presidente del Consiglio ha oggi un jolly che può utilizzare per far salire di qualità il confronto tra maggioranza e opposizione. Se dal Cnel uscirà una proposta equilibrata ,che avrebbe di fatto  il bollino blu sia dei sindacati che degli imprenditori, Meloni potrà riconvocare a palazzo Chigi le opposizioni e provare a cercare una soluzione ed evitare che in Parlamento arrivino diverse proposte di legge. Immaginiamo che si arrivi ad una proposta legislativa unica firmata dal governo e dai capigruppo di tutte le forze di maggioranza e opposizioni ( Renzi escluso, se lo vorrà lui).Beh sarebbe una bella lezione di democrazia anche per altri Paesi europei. Una volta tanto faremmo una gran bella figura.

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