Il Sindaco di New York Eric Adams ha chiesto al governo federale di dichiarare lo stato di emergenza per gestire la “crisi migranti” al confine, affermando che l’afflusso di richiedenti asilo potrebbe finire per costare alla città miliardi di dollari nei prossimi anni. Adams ha affermato che più di 57mila migranti, ogni notte, sono sotto la tutela della città e, solo l’anno scorso, vi hanno cercato rifugio quasi 100.000 richiedenti asilo. In una conferenza stampa, il Sindaco ha affermato che uno stato di emergenza consentirà di stanziare rapidamente fondi federali per aiutare la città nelle sfide urgenti da affrontare. New York ha speso 1,45 miliardi di dollari durante il 2023 in alloggi, cibo e servizi per i richiedenti asilo. Si prevede una spesa di più di 12 miliardi di dollari negli anni 2023-25. L’amministrazione Adams per questo motivo chiede al governo federale di fornire maggiori rimborsi per i costi sostenuti dalla città. Emergenza nazionale La richiesta del primo cittadino fa eco a quelle di altri politici, per lo più repubblicani, che hanno chiesto al presidente Joe Biden di dichiarare lʼemergenza nazionale. Il Governatore del Texas, Greg Abbott, ha inviato una richiesta simile nel 2021. Nello stesso anno, più di due dozzine di repubblicani della Camera hanno firmato una lettera chiedendo al Presidente di dichiarare l’emergenza nazionale al confine meridionale. Diversi leader democratici statali e locali hanno dichiarato lo stato di emergenza a causa dell’aumento del numero di migranti. Il Governatore del Massachusetts Maura Healey lo ha dichiarato martedì scorso, mentre gli stati di Chicago e New York all’inizio di quest’anno. Adams ha dichiarato lo stato di emergenza per New York City nel mese di ottobre.