venerdì, 15 Novembre, 2024
Salute

Ogni anno 8,7 milioni di persone muoiono per malattie legate al tabacco

Ogni anno nel mondo 8,7 milioni di persone muoiono per malattie legate al tabacco. Un numero che sarebbe stato senz’altro maggiore se dal 2007 non fossero state introdotte le sei misure essenziali per il controllo del fumo (MPOWER) volute dall’Oms: secondo uno studio condotto proprio dall’Osservatorio mondiale della sanità senza questo tipo di controllo ci sarebbero oggi 300 milioni di fumatori in più in tutto il mondo. Il rapporto ha evidenziato anche che 5,6 miliardi di persone (quindi il 71% della popolazione mondiale), grazie a una politica di best practice messa in atto per aiutare a salvare vite umane dal tabacco mortale, sono ora protette. “Questi dati mostrano che, lentamente, ma inesorabilmente, sempre più persone vengono difese dai danni del fumo grazie alle migliori pratiche basate sull’evidenza dell’Oms”, ha spiegato Tedros Adhanom Ghebreyesus, il Direttore generale dell’Osservatorio. “Mi congratulo con Mauritius per essere diventato il primo Paese in Africa e con i Paesi Bassi per essere diventati i primi nell’Unione europea ad attuare l’intero pacchetto di politiche di controllo del tabacco dell’Oms al più alto livello. Siamo pronti a sostenere tutti i Paesi affinché seguano il loro esempio e proteggano la loro gente da questo flagello mortale”.

Il problema del fumo passivo

Chiaramente c’è anche un problema legato al fumo passivo che causa 1,3 milioni di vittime al mondo: le persone esposte al tabacco rischiano di morire per malattie cardiache, ictus, malattie respiratorie, diabete di tipo 2 e tumori. Proprio per evitare che ciò avvenga, per l’Oms bisogna ‘lavorare’ sugli spazi pubblici: gli ambienti senza fumo aiutano a respirare aria pulita, proteggono il pubblico dal micidiale fumo passivo, motivano le persone a smettere, denormalizzano il fumo e aiutano a impedire ai giovani di iniziare a fumare o usare sigarette elettroniche.

C’è ancora tanto da fare

Comunque c’è ancora molto lavoro da fare: 44 Paesi non sono ancora protetti da nessuna delle misure MPOWER e 53 nazioni non hanno ancora un divieto completo di fumare nelle strutture sanitarie. Nel frattempo, solo circa la metà dei Paesi ha luoghi di lavoro e ristoranti privati senza fumo. “Anche se i tassi di fumo sono diminuiti, il tabacco è ancora la principale causa di morte prevenibile nel mondo, in gran parte a causa delle incessanti campagne di marketing dell’industria del tabacco”, ha affermato Michael R. Bloomberg, ambasciatore globale dell’Oms per le malattie non trasmissibili e le lesioni. Per Ruediger Krech, Direttore per la Promozione della salute dell’Osservatorio, bisogna “respingere le industrie del tabacco e della nicotina, che fanno pressioni contro misure di salute pubblica” come appunto quelle legate a MPOWER. Infine, l’Oms ha spiegato che i bambini che usano sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldati hanno fino a tre volte più probabilità di usare prodotti del tabacco in futuro.

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