Da Trento vi porto a Sangineto Lido ridente piccolissimo borgo del Comune di Sangineto ridente località turistica dell’alto cosentino in Calabria. Un Paese che si potrebbe governare al mattino con qualche tono della voce di un nonno civico che sul lungomare spesso deserto, porterebbe buonsenso e tanto esempio. E invece abbiamo una vigilessa che vestita di tutto punto applica il codice della strada alla lettera trasformandolo nel codice della beffa. Ma torniamo all’incipit di questa storia. Nella torrida estate 2023 apprendiamo che a Trento esistono vigili di stampo austroungarico che non solo applicano il codice della strada ma lo applicano dotantosi di un paraocchi. Per cui un ciclista sulle strisce viene multato nonostante la città sia deserta e nessuno, ma proprio nessun pedone passi lì attorno. Ebbene nel segno dell’Italia unica e indivisibile a 1000 chilometri di distanza con accenti e modalità diverse ritroviamo un altro vigile urbano, talmente vigile che sta appostato a reprimere la fermata di un’auto davanti a una panetteria per far scendere una signora anziana agevolandole l’acquisto del primario bene quotidiano. La nostra vigilessa calabro nazista implacabile, già sadicamente compiaciuta nel constatare l’inutile rallentamento in prossimità delle strisce bianche di parcheggi esauriti, caccia con mossa felina il libretto delle multe per segnare il numero di targa del povero suddito guidatore quando…
Quando viene distratta da un pedone che le dà da parlare. Come finisce la storia non lo possiamo dire adesso. Il conducente ha preferito allontanarsi e non chiedere perché come si sa… quando il confronto non è civile, con questo caldo… un colpo di caldo può generare guai ben più gravi. Dobbiamo sperare nella mano di Dio che potrebbe aver agito dando a parlare la vigilessa… o magari come un automa carnefice si ricorda il numero preso a memoria e siccome siamo tutti numeri ci manderà la multa maggiorata come al povero professore trentino che usa la bici in città.
Quando chi porta la divisa dimentica di servire le leggi che servono l’uomo e pensa solo a servire la Legge che gli conferisce peraltro autorità si moltiplicano atti sadici e crimini orrendi che se nella storia hanno cancellato umanità, oggi negano serenità e bellezza nelle relazioni sociali. Una vigilessa con un sorriso e con tanto buon senso potrebbe muovere montagne altro che auto… e poi che senso ha metterla in servizio in mattinata quando traffico non ce n’è neanche a volerlo… e negarla la sera quando nei long week end le strade sono invase. Ma poi una riflessione cari Sindaci la faccio a Voi.
Siete i responsabili della Salute e della Sicurezza delle Persone. Pensate a istruire il vostro personale sul da farsi in caso di calamità naturali, eventi estremi? E già che ci siete a mettere anche in conto qualche ora di educazione civica che spieghi come interagire con i cittadini e non sudditi. Pare che questa storia finirà prudenzialmente pure sul tavolo dei Carabinieri che si sa nella storia con chi hanno scelto di schierarsi. Non certo con i vigilanti “nazisti”.