sabato, 23 Novembre, 2024
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Mattarella ricorda le stragi del ’93: “La mafia attaccò lo Stato, ma il suo piano eversivo fu sconfitto”

“Quello della mafia fu un piano eversivo, un attacco allo Stato democratico fallito. Dimostra, ancora oggi, che sconfiggere la mafia è possibile”. Con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda oggi in una nota, a 30 anni di distanza, le stragi del ’93 di via Palestro a Milano e davanti alle Basiliche romane di San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro.

“A Milano fu una vera strage – ricorda Mattarella -. Persero la vita i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno. L’agente di Polizia municipale, Alessandro Ferrari, e il cittadino del Marocco Moussafir Driss. Nel capoluogo lombardo e a Roma ci furono tanti altri feriti. Alle vittime innocenti dello stragismo mafioso va il pensiero della Repubblica, ai familiari invece intensa solidarietà e vicinanza”.

“Le bombe non furono altro che una strategia terroristica che ha avuto il culmine negli agguati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, arrivando quindi a colpire siti religiosi, artistici, di prestigio e di bellezza e di identità del nostro Paese – prosegue -. Quella della mafia è stata una sfida alla nostra convivenza civile, un tentativo di minacciare e piegare il nostro Stato democratico per costringerlo ad allentare l’azione di contrasto al crimine e il rigore di sanzioni penali”.

“La logica criminale di quegli attentati è stata respinta dalla civiltà e dalla dignità di un popolo che non ha rinunciato alla propria libertà – prosegue il Capo dello Stato -. Un popolo che ha saputo esprimere una cultura e una coscienza collettive inconciliabili con la disumana violenza di queste organizzazioni mafiose”.

“La risposta alle stragi del ’93 non è altro che una lezione che ci invita ogni giorno di più a difendere libertà e democrazia da ogni forma di illegalità, dalle incursioni criminali, dai tentativi di sconvolgere tale libertà della nostra vita, della società e dell’economia – insiste Mattarella -. Un’esperienza che ha dimostrato che sconfiggere le mafie è possibile”.

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