Un Consiglio dei ministri che vara un primo pacchetto di aiuti a tutela della salute dei lavoratori. Il premier Giorgia Meloni che promette di lavorare oltre l’emergenza con un Piano nazionale, e il capo dello Stato Sergio Mattarella a colloquio con l’omologa ellenica, Katerina Sakellaropoulou, che si sono sentiti al telefono per esprimere congiuntamente: “forte preoccupazione per l’emergenza climatica”. A Tenere banco nella giornata i vertici delle Istituzioni e del Governo per cercare di dare risposte ad una situazione di gravi avversità meteorologiche e di danni registrati lungo la Penisola. Solo ieri sono state ventidue le richieste di intervento di elicotteri e Canadier per interventi di spegnimento fuochi e protezione civile. Trentaquattro l’altro ieri. Migliaia gli interventi al giorno per soccorso e vigili del fuoco. E in questi giorni l’Italia ha mandato mezzi aerei anche alla Grecia. Il Presidente Mattarella e Katerina Sakellaropoulou, hanno sottolineato come: “Grecia e Italia possono creare un fronte comune per sensibilizzare l’Unione Europea, gli altri Paesi del Mediterraneo e tutta la comunità internazionale, al fine di agire più rapidamente ed efficacemente per contrastare gli effetti della crisi climatica.”
Meloni: piano per il territorio
In questa ottica il Consiglio dei Ministri di ieri sera ha varato un pacchetto di interventi che la Presidente del Consiglio aveva già anticipato in un social video: “Non possiamo limitarci all’emergenza”, puntualizza Giorgia Meloni, “ma dobbiamo fare quello che non si è avuto il coraggio di fare nel passato; lavorare per mettere in sicurezza il territorio con un grande piano di prevenzione idrogeologica”. “Ce la vogliamo mettere tutta per dare risposte immediate nel breve termine, ma efficaci nel medio periodo”.
Cdm, fondi per l’emergenza
Il Consiglio dei ministri ieri sera ha dato poi il via libera al decreto per tutelare i lavoratori in caso di emergenze climatiche. Il provvedimento prevede un’estensione della Cassa integrazione per i lavoratori dell’edilizia e dell’agricoltura, settori esposti alle alte temperature ma anche al maltempo. Per far fronte all’emergenza, nei cantieri e nei campi, dove più frequenti sono i rischi per la salute e la sicurezza, l’esecutivo ha messo in campo nuove tutele stanziando nel complesso 10 milioni di euro.
“Con questo provvedimento”, evidenzia il ministro della Salute, Orazio Schillaci, “diamo risposte importanti per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori soprattutto in quegli ambiti in cui sono maggiormente esposti alle temperature elevate. La previsione contenuta nel decreto di favorire intese con le parti sociali ci consentirà di intervenire ulteriormente, anche recependo le intese attraverso decreti, per definire modalità organizzative, misure di prevenzione e di sorveglianza sanitaria in modo da aumentare i livelli di sicurezza in presenza di temperature elevate, come abbiamo iniziato a fare con il protocollo che il ministero della Salute”, spiega Schillaci, “ha elaborato nei giorni scorsi che fornisce indicazioni sui i turni di lavoro, la gestione delle pause, l’abbigliamento adatto, la costante idratazione e quanto può essere utile a garantire più elevati livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Renzi, pronti a dare una mano
Il piano di prevenzione contro i disastri idrogeologici esiste già e andrebbe recuperato. E’ il commento di Matteo Renzi che su un twitter scrive: “Bene. Noi siamo pronti a dare una mano ma il piano c’è già, si chiama Italia Sicura. È stato cancellato all’improvviso dal primo governo Conte, senza motivo. E questa maggioranza si era impegnata a rimetterlo in funzione già dal novembre scorso.”
Per laConfartigianato: “ben venga un grande piano di prevenzione idrogeologico che affronti in maniera strutturale le fragilità del territorio italiano.”
Oggi, nel pomeriggio, il ministro Musumeci sarà alla Camera per riferire dell’emergenza maltempo e incendi.
Bankitalia, caldo effetti sul Pil
Sul cambiamento climatico si focalizzano anche studi, stime e proiezioni. A far sentire la sua autorevole voce è la Banca d’Italia che spiega come l’aumento delle temperature ha un impatto negativo sul PIL italiano. Banca d’Italia ha rilevato come la crescita delle temperature medie in Italia di circa 2°C dall’inizio del secolo scorso abbia avuto “un impatto negativo sulla crescita del PIL” e continuerà ad averlo se il trend rimanesse questo. Secondo lo studio, in uno scenario intermedio – con un aumento di temperatura di +1,5°C – il PIL risulterebbe inferiore di una percentuale compresa tra il 2,8 e il 9,5 per cento al 2100 rispetto al valore che avrebbe nel caso in cui crescesse del 2 per cento l’anno, il ritmo medio registrato nel secolo scorso. In particolare lo studio ha sottolineato anche che l’incremento nella frequenza di temperature giornaliere superiori a 28°C ha influito negativamente soprattutto sul settore dell’agricoltura ma con effetti negativi registrati anche nell’industria e nei servizi. Nel lavoro si ricostruiscono le serie storiche annuali delle temperature per il territorio italiano a livello provinciale tra il 1871 e il 2001 e se ne stimano gli impatti economici.