domenica, 22 Dicembre, 2024
Salute e Lavoro

Apprendisti di qualità, finalmente

Con la recentissima approvazione, di poco più di un mese fa, da parte dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro della Raccomandazione n. 208 relativa agli apprendistati di qualità viene perseguito l’intento di giungere all’adozione di un nuovo strumento normativo, volto a definire e delineare un apprendistato di qualità.

La Raccomandazione, nell’incoraggiare l’implementazione di un apprendistato di qualità, sottolinea l’importanza di un’istruzione e formazione continua e di qualità per tutti, richiamando il diritto di ciascun essere umano a perseguire il proprio benessere materiale e sviluppo spirituale, in una condizione di libertà, dignità personale, sicurezza economica e pari opportunità.

Si rafforza sempre di più, in tal modo, quanto invocato dall’Osservatorio UNICEF Italia per la prevenzione dei danni da lavoro minorile per evitare il coinvolgimento di ragazzi ed adolescenti nel mondo del lavoro senza una concreta conoscenza della realtà cui andranno incontro.

La raccomandazione prevede differenti criteri per le condizioni di apprendimento e di lavoro, in particolare:

  • dovrebbe essere concluso un accordo scritto per definire i diritti e gli obblighi dell’apprendista, del datore di lavoro e, se del caso, dell’istituto di istruzione e formazione professionale nell’ambito di un quadro di regolamentazione chiaro e coerente
  • dovrebbero esserci risultati chiari che conducono a qualifiche riconosciute
  • gli apprendisti dovrebbero ricevere una retribuzione o un compenso di altro tipo
  • gli apprendisti dovrebbero avere diritto alla protezione sociale
  • dovrebbe essere fornito orientamento professionale, tutoraggio e sostegno agli apprendisti prima e durante l’apprendistato al fine di garantire risultati positivi
  • dovrebbe essere fornito supporto pedagogico a insegnanti, formatori e tutor, in particolare nelle micro, piccole e medie imprese

L’apprendistato è uno strumento essenziale dei sistemi di istruzione e formazione professionale, che consolida il legame tra il mondo del lavoro e dell’istruzione, assicurando benefici sia agli apprendisti-discenti, sia ai datori di lavoro. E’ da queste considerazioni che prende le mosse l’accordo siglato dagli Stati membri UE per “apprendistati efficaci e di qualità”.

L’accordo, che ha preso la forma di una raccomandazione, incoraggia la creazione di professionalità altamente qualificate in grado di rispondere alle esigenze del mercato e prevede criteri comuni per le condizioni di apprendimento e di lavoro.

La parte teorica che si apprende sui banchi di scuola deve essere in grado di sposarsi con la pratica, con il reale mondo del lavoro allo scopo di facilitare la transizione dalla scuola al mercato del lavoro aumentando, attraverso l’apporto di nuovi capitali umani e know-how, la competitività dei sistemi di mercato e dell’economia.

Ai fini della valutazione della qualità e dell’efficacia di un apprendistato, la Commissione ha definito sette criteri per le condizioni di apprendimento e di lavoro: contratto scritto; risultati di apprendimento; supporto pedagogico; componente del posto di lavoro; retribuzione e/o compenso; protezione sociale; condizioni di lavoro e condizioni di salute e di sicurezza.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Ragionevolezza, probabilità e certezza nel pensiero dei nostri giudici

Federico Tedeschini

Confcommercio: clima di incertezza. Salgono i consumi scende la fiducia delle imprese

Marco Santarelli

In Veneto la campagna contro la desertificazione bancaria

Federico Tremarco

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.