domenica, 15 Dicembre, 2024
Società

Istat: ogni giorno 452 incidenti stradali. 3.159 morti nel 2022

3.159 morti sulle strade italiane, il che significa una media di 8,6 vittime al giorno. Un dato che non può che lasciare sbigottiti e fa capire come c’è ancora tanto da fare per arginare questo vero e proprio dramma. Sono dati, questi, relativi agli incidenti avvenuti nel 2022 che sono in aumento del 9,9% rispetto al 2021 dove però tra gennaio e luglio erano ancora in vigore misure per la limitazione del traffico e degli spostamenti per il contenimento del Covid. I numeri, comunicati dall’Istat, fanno davvero paura: un anno fa si sono contati 223.475 feriti (+9,2%) e qualcosa come 165.889 incidenti stradali (452 al giorno). Andando nel dettaglio, gli occupanti delle autovetture deceduti sono stati 1.375 (166 invece di chi era alla guida di autocarri, i motociclisti 781, i ciclomotoristi 70. Hanno perso la vita inoltre 485 pedoni. Si contano vittime anche per chi ha utilizzato biciclette classiche ed elettriche: 205, un dato in calo rispetto ai 220 del 2021. In aumento invece gli incidenti che hanno visto coinvolti i monopattini elettrici: sono stati 2.929 i sinistri (2.101 l’anno prima) con 16 morti (9 più un pedone l’anno precedente).

Maledetta distrazione

Quali sono stati i comportamenti errati che hanno portato a questa vera e propria ecatombe? La distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata: i tre gruppi costituiscono complessivamente il 38,1% dei casi (82.857). Dal punto di vista delle sanzioni, è sempre la guida troppa veloce che rappresenta il 38,7% del totale. Diminuiscono le sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza, dei sistemi di ritenuta per bambini e per mancato uso del casco. Rimane elevato il numero di sanzioni per uso improprio di dispositivi in auto e aumentano le sanzioni per guida sotto effetto di alcool e droghe.

Obiettivo dimezzamento delle vittime 

Il numero di morti per 100mila abitanti risulta più elevato della media nazionale (5,4) in ben 14 regioni, da 8,5 della Basilicata, 8,1 della Valle d’Aosta e 7,0 dell’Emilia Romagna a 5,7 di Umbria e Piemonte. Tuttavia, in linea con la strategia per la sicurezza stradale che pone come obiettivo il dimezzamento delle vittime entro il 2030, il tasso di mortalità è sceso più della media nazionale in Molise, Sicilia, Abruzzo, Campania, Lombardia, Calabria, Liguria.

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