L’ex assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato entra nella segreteria nazionale di Azione dopo aver lasciato il Pd. Lo ha ufficializzato oggi, nel corso di una conferenza stampa al Senato, il numero uno del Partito, Carlo Calenda che ha così commentato la new entry: “Siamo molto felici per questa scelta, gode da parte nostra di una grandissima stima. Non ci dobbiamo dimenticare che è stato l’autore della miglior campagna vaccinale fatta in Italia. Rappresenta la cultura della buona amministrazione di Centrosinistra”. Secondo Calenda l’Italia ha perso l’area del socialismo riformista, del liberalismo, del repubblicanesimo e del popolarismo: “Oggi è tutto schiacciato in un bipolarismo e così un paese non può essere governato”.
Per una proposta alternativa
Parola, dunque, proprio a D’Amato, che ha anticato il suo intervento spiegando che vuole dare il suo contributo per rafforzare il fronte riformista: “La mia è stata una scelta pensata, riflessiva e anche dolorosa, presa dopo una difficile campagna elettorale per le Regionali. Per me è chiaro che l’avversario politico è la Destra sovranista al governo del Paese e bisogna costruire a partire dai territori una proposta alternativa”. Poi tre accuse al governo. La prima sul fatto che l’esecutivo non sta investendo alcun fondo in più nel Servizio sanitario nazionale dopo l’emergenza sanitaria. La seconda sul fatto di non aver accettato la proposta per rafforzarlo. La terza sulla transizione ecologia che non può essere pagata dai ceti medi. Per Mariastella Gelmini, senatrice di Azione, l’ingresso di D’Amato rappresenta la volontà di superare il duopolio Destra-Sinistra per affermare un riformismo europeo.
Nessuna campagna acquisti
Ma sono previsti nuove entrate all’interno di Azione? Per Calenda, sì: “Questo sarà un processo lungo di arrivi che si è messo in moto, e credo che nei prossimi mesi ce ne saranno altri. Dispiace sentir parlare di campagna acquisti, cosa che non abbiamo mai fatto, per noi è fondamentale che arrivino persone di qualità, persone che abbiano una chiara esperienza amministrativa”. Su altre new entry, concorda lo stesso D’Amato: “È chiaro che non è semplice, ma io penso che nei prossimi mesi ci saranno alte scelte come la mia”.
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