ROMA (ITALPRESS) – Il via libera del Parlamento Europeo alla legge per il ripristino della natura "è un voto che appartiene al passato. È frutto di una visione ideologica che non tiene conto della realtà: ciò che è accaduto con la pandemia in cui sono mancati beni primari, o con l'invasione russa in Ucraina in cui perfino il grano è diventato un elemento della guerra ibrida contro l'Occidente". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. "Nel mondo tutti hanno preso atto che l'alimentazione è un bene primario e ne va garantita la produzione e l'approvvigionamento nel proprio Paese. E per quanto ci riguarda in Europa, perché così come la farmaceutica fa parte della sicurezza nazionale", prosegue. Rispondendo all'obiezione per cui in Europa sono sempre Francia e Germania a decidere, Urso spiega: "L'Italia è tornata protagonista. Al vertice di Vilnius, nella Nato, come nella Ue. Peraltro a preoccupare è proprio la recessione tedesca e i contrasti sociali in Francia. Dobbiamo lavorare insieme". E sulle materie prime critiche "finalmente, i tre Paesi che complessivamente rappresentano il 55% del Pil manifatturiero d'Europa e che insieme sono la terza manifattura mondiale dopo USA e Cina, inaugurano un nuovo format trilaterale che riconosce il ruolo del sistema produttivo italiano. Non siamo più una anomalia nell'economia globale ma un modello che altri vorrebbero imitare", aggiunge il ministro. – foto: Agenzia Fotogramma – (ITALPRESS). sat/com 13-Lug-23 08:54