Dopo Nicola Pietrangeli nel 1960 e Matteo Berrettini nel 2021, Jannik Sinner è il terzo italiano ad arrivare in semifinale al torneo di Wimbledon. Sinner ha conquistato il diritto a sfidare venerdì in semifinale Novak Djokovic grazie al 6-4 3-6 6-2 6-2 con cui nei quarti di finale ha sconfitto il russo Roman Safiullin, bravo alla sua prima volta in tabellone principale sull’erba londinese ad arrivare fino a questo punto del torneo. Un giocatore, quello di Podolsk, che ha dimostrato anche nel match contro il tennista azzurro di meritare una posizione migliore della numero 92 che occupa attualmente nella classifica ATP. “Intanto sono felice e mi godo questa giornata”, ha commentato Sinner dopo la vittoria quando gli è stato chiesto chi avrebbe voluto affrontare al prossimo turno. E poi ha ricordato: “Djokovic non perde sul centrale da 10 anni”, ovvero dalla finale con Andy Murray. Quella di Sinner sarà anche una prima volta in assoluto in una semifinale Slam. E, in attesa di assistere alla sfida di domani tra Alcaraz e Rune, potrà godere per un giorno del primato di giocatore più giovane a raggiungere la semifinale nel major britannico da Nadal 2007. Altro primato che però nessuno gli potrà togliere, è quello di più giovane italiano nell’era open a raggiungere una semifinale slam. Nell’altro quarto di finale, come detto, è stato Djokovic a prevalere: 4-6 6-1 6-4 6-3 il risultato della sfida contro il russo Andrey Rublev. Imbattuto sui campi dell’All England Club dal 2018, il serbo è arrivato stasera al suo trentatreesimo successo di fila a Wimbledon e quella con Sinner sarà la rivincita del quarto di finale dello scorso anno quando, sotto 2-0, vinse al quinto set.