Oggi e domani si riuniranno a Vilnius, in Lituania, i leader dei 31 Paesi che compongono l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico. Tema centrale l’apertura all’eventuale adesione dell’Ucraina che spera in questi due giorni di ricevere l’invito ufficiale da parte di tutti i membri della Nato per farne parte. Ci crede il vice Primo Ministro Olga Stefanishyna, che a ieri non aveva ancora confermata la presenza di Zelensky ‘dal vivo’ a Vilnius.
Ma la sensazione è che in questi giorni non ci sarà nessun invito ufficiale. Per il governo tedesco non è il momento giusto “per passi concreti in direzione di un’adesione”. Lo stesso Presidente americano Joe Biden ha frenato rimandando l’ingresso nell’Alleanza alla fine della guerra: “Kiev non è pronta a far parte della Nato, deve soddisfare altri requisiti, non c’è unanimità tra i Paesi membri e poi farlo ora nel mezzo di un conflitto significherebbe entrare in conflitto con la Russia”, le sue parole. Dall’altro lato, Mosca ha fatto sapere che l’adesione dell’Ucraina alla Nato avrà delle conseguenze molto negative per l’architettura della sicurezza europea.
La doppia visita di Biden
Intanto il tour europeo del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden è iniziato ieri di buon mattino da Downing Street dove ha incontrato, per un bilaterale a porte chiuse, il premier britannico Rishi Sunak. L’occasione per ribadire che “i rapporti tra Washington e Londra sono solidi come una roccia”. Il numero uno statunitense ha voluto sottolineare il grande rapporto con primo ministro britannico, “un amico stretto e un grande alleato”.
Nell’incontro si è discusso ovviamente anche del conflitto scatenato dalla Russia a Kiev e dintorni. Obiettivo di Usa e Regno Unito, oltre a rafforzare l’alleanza nel corso del vertice di Vilnius, è quello di incoraggiare tutti gli alleati a sostenere ancora l’Ucraina “fino alla vittoria”. Dopo aver lasciato Londra, Biden ha fatto visita in maniera informale, al castello di Windsor, a re Carlo III. Dopo gli inni nazionali e la guardia d’onore, i due Capi di Stato hanno affrontato alcune tematiche molto care ai due Paesi, come il cambiamento climatico e la transizione energetica.