sabato, 16 Novembre, 2024
Ambiente

Dal Consiglio Ue sull’Ambiente norme su sostenibilità e riciclo batterie

A Valladolid, in Spagna, si sta svolgendo il Consiglio informale dei ministeri dell’Ambiente ed Energia della Ue, che fino a mercoledì discuterà di gestione integrata del suolo, acqua e foreste; di lotta all’inquinamento da plastiche; di implementazione delle energie rinnovabili; di biodiversità. Una occasione per l’Italia di illustrare le proprie azioni messe in campo dal Mase come il decreto Aree Idonee, l’aggiornamento del Piano di gestione del rischio alluvioni e il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. In particolare, la viceministra all’Ambiente e sicurezza energetica Vannia Gava è tornata sul Pniec (Piano Energia e Clima), la cui versione finale di 400 pagine è ancora in lavorazione: “È stato seguito un approccio realistico e tecnologicamente neutro – ha spiegato Gava -, che prevede comunque una forte accelerazione su: fonti rinnovabili elettriche; produzione di combustibili rinnovabili (biometano e idrogeno); ristrutturazioni edilizie ed elettrificazione dei consumi finali (pompe di calore); diffusione auto elettriche e politiche per la riduzione della mobilità privata; CCS, sequestro, trasporto e cattura CO2”.

Nuovo regolamento per le batterie e i rifiuti di batterie

Intanto, nella prima giornata il Consiglio ha adottato un nuovo regolamento che rafforza le norme di sostenibilità per le batterie e i rifiuti di batterie, disciplinandone l’intero ciclo di vita, dalla produzione al riutilizzo e al riciclaggio, per garantire che siano sicure, sostenibili e competitive. I voti a favore sono stati 27 e nessun voto contrario. Le batterie svolgono un ruolo fondamentale nel processo di decarbonizzazione, ma soprattutto contengono materie prime critiche che, se riutilizzate, ci permetteranno di non dipendere da Paesi terzi per l’approvvigionamento. Le nuove regole riguarderanno tutti i tipi di batterie, da quelle portatili, a quelle per veicoli elettrici, a quelle industriali, a quelle per l’avviamento, l’illuminazione e l’accensione (SLI) e per mezzi di trasporto leggeri come le biciclette o i monopattini elettrici.

Promuovere un’economia circolare delle materie prime critiche

Il litio è una delle componenti più preziose che secondo il nuovo regolamento andrà recuperato dai rifiuti di batterie per il 50% entro la fine del 2027 e per l’80% entro la fine del 2031. Nel documento condiviso vengono fissati anche i livelli minimi obbligatori di contenuto riciclato per le batterie industriali, le batterie per autoveicoli e le batterie per veicoli elettrici, inizialmente fissati al 16% per il cobalto, all’85% per il piombo, al 6% per il litio e al 6% per il nichel. Le batterie dovranno essere accompagnate da una documentazione, una sorta di “passaporto della batteria” elettronico e un codice QR che ne indichi chiaramente le componenti e il contenuto riciclato. Per le sostanze particolarmente pericolose come mercurio, cadmio e piombo sono indicate restrizioni rigorose e obbligo di informazioni sull’impronta di carbonio. Gli obiettivi di raccolta dei rifiuti di batterie portatili per i produttori è fissato al 63% entro la fine del 2027 e al 73% entro la fine del 2030 e introduce un obiettivo specifico per la raccolta dei rifiuti di batterie per mezzi di trasporto leggeri (51% entro la fine del 2028 e 61% entro la fine del 2031).

Tra le novità più importanti, entro il 2027 le batterie che i portatili incorporano negli apparecchi dovranno essere rimovibili e sostituibili dall’utilizzatore finale. Il voto di oggi conclude la procedura di adozione del regolamento, che ora dovrà solo essere firmato dal Consiglio e dal Parlamento europeo. Un atto importante soprattutto in previsione dell’imponente sviluppo della mobilità elettrica per la quale si prevede che la domanda di batterie aumenterà di oltre dieci volte da qui al 2030.

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