Si sono tenuti questa mattina all’interno della Basilica dei Santi Pietro e Paolo di Roma i funerali di Stato di Arnaldo Forlani, il leader della Democrazia Cristiana ed ex Presidente del Consiglio scomparso lo scorso 6 luglio a 97 anni. A rendergli il dovuto omaggio, anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il Senato è stato rappresentato da Pier Ferdinando Casini, la Camera da Lorenzo Fontana. Tra i presenti, la Ministra dell’università Anna Maria Bernini, Paolo Cirino Pomicino, Bruno Vespa, la vicepresidente della Consulta Daria de Petris, il Governatore del Lazio Francesco Rocca, il senatore Matteo Renzi, il democratico Nicola Zingaretti e il vicepresidente della Camera Giorgio Mulé. E poi ancora Gianni Letta, Ettore Rosato, Marco Follini, Lorenzo Guerini, Vincenzo Scotti e Bobo Craxi. Presente anche lo storico segretario di Forlani, Elio Pasquini. La premier Giorgia Meloni non ha potuto prendere parte alle esequie poiché in partenza per Riga. Il deputato e storico esponente della DC Gianfranco Rotondi ha ricordato così Forlani ai microfoni della Rai nel corso della diretta televisiva: “Ha rappresentato l’autorevolezza e la mitezza della politica. La sua era una linea atlantista, da testimone coerente e costante, senza scatti muscolari”.
Le parole di Mons.Paglia
A officiare la cerimonia, Monsignor Vincenzo Paglia, per il quale Forlani non ha lasciato solamente un’eredità politica: “E’ bene ricordare che quanto ha fatto conta ancora, ha suggerito uno stile di vita”. Per Paglia l’ex leader democristiano è stato un uomo di pace: “Aveva una radice profonda che affondava nella sua formazione giovanile, nell’azione cattolica e appariva tanto appassionato. In lui era sempre presente quel disegno biblico finalizzato alla pace, le spade convertite in vomeri. Visioni come queste lo spingevano a dare esempi di rigore, serietà, sobrietà”. Paglia ha poi ricordato di aver conosciuto Forlani durante la tempesta giudiziaria di Tangentopoli: “Ricordo la sua dignità, mi colpì stupito la sua fiducia in Dio che sapeva che non lo avrebbe abbandonato”. Per Paglia Forlani rimase colpito dalla figura di Alcide De Gasperi “per la commozione e la gratitudine che il popolo italiano gli espresse dopo la sua morte”. Al termine delle esequie, l’uscita del feretro dalla Basilica è stata salutata con un lungo applauso.