Le trasformazioni urbane per migliorare il benessere dei cittadini rafforzando il tessuto imprenditoriale. È il tema del patto tra Anci e Confcommercio proseguono sulla strada del rilancio socioeconomico delle città con una nuova intesa sottoscritta dal presidente dell’Anci nazionale, Antonio Decaro, e dal presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli.
Città e servizi, il nuovo patto
Un percorso iniziato nel 2015 con la firma del primo Protocollo e poi con il rinnovo del 2019 con l’obiettivo di facilitare “la collaborazione tra gli attori locali coinvolti nelle trasformazioni urbane e migliorare il benessere dei cittadini rafforzando il tessuto imprenditoriale”, scrive la Confcommercio, “In virtù dell’accordo, siglato a margine dell’evento “Missione Italia 2023” che si è aperto alla Nuvola di Roma, Anci e Confcommercio collaboreranno per “valorizzare la centralità delle città e dei servizi di prossimità offerti dal terziario di mercato, promuovendo sul territorio la sperimentazione di soluzioni per affrontare i problemi urbani, dei centri storici e delle aree periferiche”.
Comunità, mercato e Europa
Le due associazioni, infima la Confederazione “cercheranno anche di rafforzare l’attività di formazione e informazione sui temi della città, del terziario di mercato e delle opportunità europee; e si raccorderanno per sostenere politiche che garantiscano un quadro certo di risorse locali e nazionali per le città e i territori, in coerenza con gli orientamenti del Piano nazionale di ripresa e della programmazione 2021-2027”.
Il protocollo secondo le indicazioni di Confcommercio e Anci, prevede che siano sviluppate iniziative comuni in tre ambiti tematici che riguardano le città e il terziario di mercato: sviluppo sociale, ambientale ed economico.
Le soluzioni innovative
Il patto prevede che diano promossi accordi o intese locali per sperimentare soluzioni innovative condivise e processi partecipati di rigenerazione urbana, ed organizzati incontri di approfondimento sui temi della città e delle economie urbane. “Infine, Anci e Confcommercio”, prosegue il documento, “coopereranno per l’analisi di proposte normative in materia di urbanistica e rigenerazione urbana; e per promuovere, nelle diverse sedi istituzionali, nazionali ed europee, una politica orientata allo sviluppo urbano sostenibile e allo sviluppo territoriale integrato per rendere più competitive le città italiane nel panorama internazionale”.
Anci: noi in prima linea
Commentando la firma della nuova intesa, il presidente Anci, Antonio Decaro, “riteniamo che sia importante collaborare con i soggetti economici associati per affrontare insieme le sfide poste dai cambiamenti veloci che interessano le nostre comunità. Con Confcommercio abbiamo già un’ottima esperienza di collaborazione quando all’ordine del giorno vengono i temi della riqualificazione urbana – sia nei centri storici che nelle periferie – della sicurezza dei cittadini e delle attività produttive, e infine della progettazione di spazi, strutture e opportunità per la crescita sociale ed economica. Questa cooperazione riceverà nuovo slancio dall’intesa che rinnoviamo oggi, e posso garantire che l’Anci sarà sempre in prima linea nella promozione di progetti e attività a livello nazionale e nei singoli territori”.
Confcommercio: intesa forte
Per il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli “la decisione di rinnovare e rafforzare l’intesa nasce dalla constatazione che le economie di prossimità rappresentano un potente strumento di contrasto al degrado urbano, di rafforzamento della percezione di sicurezza dei cittadini, di qualificazione e animazione dello spazio pubblico, di irrobustimento del senso di comunità nei quartieri”, se piega Sangalli, “in un quadro di profondo mutamento degli assetti economici e sociali delle città italiane, occorre valorizzare il ruolo attivo delle imprese del terziario di mercato nei percorsi innovativi di pianificazione e governance urbana e sostenere la sinergia tra associazioni territoriali di Confcommercio e amministrazioni comunali nella definizione delle politiche urbane e nell’utilizzo delle opportunità fornite dal PNRR e dal quadro regolativo e finanziario europeo”.