Nel 2020, il tasso complessivo di mortalità materna negli Usa era di 23,8 ogni centomila bambini nati vivi. Questo conferma che il tasso di mortalità materna è più elevato negli Stati Uniti rispetto ai Paesi europei. Tra il 1999 e il 2019 il numero di donne statunitensi decedute entro un anno dal parto è più che quadruplicato, con le minoranze etniche a registrare i tassi di mortalità più elevati. A rivelarlo è una ricerca pubblicata sulla rivista medica JAMA, come riporta La Voce di New York. Nello specifico, nel 1999 si erano verificati solo 505 decessi materni – meno della metà rispetto ai 1.210 avvenuti nel 2019.Secondo lo studio, sono le donne indiane-americane e native dell’Alaska ad avere la peggio nella tendenza nazionale. Il tasso di mortalità complessivo per 100.000 nati vivi è infatti aumentato da 12,7 a 32,2, da 14,0 a 49,2 per gli indiani d’America e i nativi dell’Alaska. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, le cause più frequenti di mortalità entro un anno dal termine della gravidanza comprendono problemi di salute mentale, emorragie, problemi cardiovascolari e coronarici, infezioni, coaguli di sangue e ipertensione arteriosa legata alla gravidanza.