Tutto, ovviamente, come previsto. Ma di certo è una rielezione, la sua, molto importante per la carica che ricopre all’interno di una delle associazioni più importanti al mondo. Dunque, il 60enne politico cinese Qu Dongyu è stato riconfermato Direttore generale della Fao per un secondo mandato consecutivo che prenderà il via il prossimo 1° agosto e per terminare alla fine di luglio 2027. Nel ballottaggio dei Paesi membri dell’Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ha ricevuto 168 voti sui 182 totali. Nominato dalla Cina, Dongyu è stato l’unico candidato alla massima carica della Fao nell’elezione domenicale. Da quando è stato eletto Direttore generale dell’Organizzazione per la prima volta nel 2019, ha sostenuto un’ampia gamma di riforme e iniziative per rivedere il modello di business della Fao, per migliorare l’efficienza e implementare le migliori pratiche a supporto dell’efficacia del programma e dell’amministrazione.
Obiettivi di sviluppo sostenibile
Dongyu ha fortemente sostenuto la trasformazione dei sistemi agroalimentari per renderli più efficienti, più inclusivi, più resilienti e più sostenibili, con l’obiettivo finale di aiutare i Paesi membri a raggiungere gli ‘Obiettivi di sviluppo sostenibile’: migliore produzione, migliore nutrizione, un ambiente migliore e una vita migliore, senza lasciare indietro nessuno. Un altro momento saliente della leadership di Qu è stata la creazione del World Food Forum nel 2021. Negli ultimi due anni, il WFF ha identificato idee potenti, conoscenze scientifiche basate su prove, creando al contempo nuove partnership e opportunità di investimento per trasformare i sistemi agroalimentari.
L’appoggio dell’Italia
La notizia della riconferma di Qu Dongyu è stata commentata anche dal governo italiano tramite il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Dopo le congratulazioni e gli auguri di rito, il titolare del dicastero di via Venti Settembre ha parlato della sicurezza alimentare come un obiettivo comune che richiede un crescente sforzo collettivo e nel quale questa Organizzazione ha un ruolo chiave: “Sono certo che durante il prossimo mandato, il direttore Dongyu lavorerà in questa direzione e troverà sempre l’Italia pronta a impegnarsi per contrastare la fame nel mondo, uno dei temi centrali nel prossimo vertice che sarà ospitato a Roma dal 24 al 26 luglio”.
La rielezione di Qu Dongyu però è stata accompagnata da una polemica nata da una segnalazione proveniente proprio dall’interno della Fao stessa e riportata quindi dalla tv tedesca Ard. In pratica, secondo l’accusa, il suo modus operandi si sarebbe allineato agli interessi della Cina con investimenti discutibili proprio per favorire il Paese del Dragone.