“Nella ricorrenza del trentesimo anniversario della Battaglia del ‘Pastificio’, rivolgo un deferente pensiero alla memoria dei tre soldati italiani, parte di un contingente delle Nazioni unite, che persero la vita in terra somala, per contribuire a ripristinare la pace in un Paese stremato da anni di guerra civile, di carestia e di pestilenze”. Con queste parole il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha onorato il ricordo appunto dei militari Andrea Millevoi, Stefano Paolicchi e Pasquale Baccaro che persero la vita il 2 luglio del 1993, quando le milizie Mooryaan attaccarono a Modagiscio una colonna del contingente nazionale italiano impegnato nella missione condotta sotto egida Onu per garantire l’arrivo degli aiuti umanitari al popolo della Somalia, ridotto alla fame e alla sofferenza dalla lotta di potere tra fazioni tribali. Una cruenta battaglia, ricordata per essere stata il primo combattimento che vide impiegati i soldati dell’Esercito Italiano dalla fine della seconda guerra mondiale, che portò anche al ferimento di 32 militi. Il capo dello Stato ha rievocato quel giorno oramai lontano 30 anni, celebrando i militari di leva che operarono fianco a fianco con le forze speciali “in un ambiente complesso e ostile, affrontando un soverchiante avversario con grande coraggio, meritando la concessione di Medaglie d’oro al Valor militare per meriti individuali”. Mattarella ha voluto sottolineare l’importanza degli innumerevoli atti di eroismo che si susseguirono il 2 luglio, frutto di un alto senso dell’onore militare e del dovere, “segnando una pagina di grande significato per il nostro Paese e l’intera Comunità internazionale”. La più alta carica dello Stato si è poi voluto ‘stringere’ ai familiari dei caduti e dei feriti “con riconoscenza. Perché agli uomini impegnati nell’operazione la Repubblica guarda con ammirazione e rispetto e il loro atto eroico rimane esempio per tutti coloro che servono in armi l’Italia”.
Il ringraziamento di Giorgia Meloni
Anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto commemorare la strage di 30 anni fa, onorando la memoria delle tre vittime e quello del Tenente Colonnello Gianfranco Paglia che perse l’uso delle gambe, ma in questi anni non ha mai fatto venire meno il suo impegno per mantenere vivo il ricordo di quello che è successo e dei suoi commilitoni. “Oggi – le parole della Premier – ribadiamo il nostro ringraziamento per tutti i militari che servono la patria e le istituzioni e tengono alto il tricolore nel mondo, mettendo anche a rischio la propria vita nell’assolvimento del dovere e per contribuire a portare pace, sicurezza e stabilità negli scenari più complessi”.
Ricordo da tenere vivo
Un omaggio alla memoria e al sacrificio dei militari italiani caduti a Mogadiscio è arrivato anche il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana: “Rinnovo ai familiari e ai nostri soldati feriti le espressioni della più sentita solidarietà e vicinanza”, ha detto. Per il Presidente del Senato Ignazio La Russa “è nostro dovere tenere vivo il ricordo loro e dei tanti militari che nelle missioni internazionali di pace antepongono sempre la Patria e il bene altrui alla propria vita”.