sabato, 22 Febbraio, 2025
Economia

Boccia: “Valore della memoria”, ecco i 110 anni di Confindustria

“Questa giornata ci richiama al valore della memoria. Sancisce un compleanno non autocelebrativo, ma un ricordo di quello che siamo stati e come. Un pensiero forte con linguaggio moderato, questo siamo stati”.ù

Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, chiudendo alle Officine Grandi Riparazioni di Torino l’evento per celebrare i 110 anni dell’associazione.

“Siamo qui”, ha ricordato Boccia “per celebrare una grande istituzione che negli anni si è trasformata: non solo categoria e sindacato d’impresa, ma anche attore sociale per essere ponte tra gli interessi delle imprese e gli interessi del Paese”. L’evento ha ospitato anche i saluti del presidente dell’Unione Industriale di Torino, Dario Gallina, e del presidente di Intesa San Paolo, Gian Maria Gros-Pietro.

Paolo Mieli ha curato un’introduzione storica e ha colloquiato con gli autorevoli ospiti protagonisti dei tre panel: Valerio Castronovo e Rosario Forlenza per il periodo 1910-1957; Romano Prodi e Innocenzo Cipolletta per il periodo 1958-1993; Marc Lazar e Antonio Polito per periodo dal 1993 ai giorni nostri.
Nel corso dell’incontro sono stati anticipati alcuni stralci del documentario dedicato ai 110 anni di Confindustria. Numerose le iniziative fatte da Confindustria per la fondazione, tra questa quella della sede di Salerno a cui ha partecipato anche il presidente Boccia.

“Questa provincia è l’immagine di un Mezzogiorno che rifiuta di essere periferia d’Europa. Il Mezzogiorno”, ha esordito Vincenzo Boccia, “deve essere centrale all’interno di Europa, Mediterraneo, Africa, ma perché questo accada occorre attivare cantieri, creare occupazione, collegare territori, includere persone”. Il numero uno di viale dell’Astronomia ha rilanciato la sua proposta infrastrutturale: “Abbiamo oltre 60 miliardi di risorse già stanziate per opere pubbliche: occorre valutare cantiere per cantiere, andare oltre lo sblocca cantieri, avendo una sensibilità sui tempi di realizzazione”. Ancora una volta il presidente di Confindustria ha indicato la via maestra in quella operazione più volte definita “infrastrutturale-transnazionale tra Paesi europei da mille miliardi di euro, di cui cento in dotazione all’Italia, eventualmente finanziabili con Eurobond”.

“Sarebbe la più grande manovra anticiclica per il Paese”. Sul Mezzogiorno ha detto Boccia che “l’attenzione del Governo non è mai troppa, fa piacere che ministri come Provenzano vengano a Salerno ma vorrei dare merito prima di tutto al lavoro degli associati di questa territoriale della quale mi onoro di essere socio”. Per Boccia “oltre che a dibattere sulla legge finanziaria, dove non abbiamo grandi risorse dato il debito pubblico italiano”, la sfida “è una grande operazione di dotazione infrastrutturale per il Paese”.

Il presidente di Confindustria ha sottolineato anche che “occorre una operazione infrastrutturale transnazionale tra Paesi d’Europa in chiave europea da mille miliardi di euro, di cui 100 in dotazione all’Italia eventualmente finanziabili con eurobond. La somma di queste due grandi operazioni sarebbe circa 60 miliardi in dotazione già all’Italia, 100 che verrebbero dall’Europa, sarebbe la più grande manovra anticiclica che il Paese può fare e anche una risposta dell’Europa in chiave economica. Un’Europa che deve aprirsi e non può limitarsi alle sue paure e ansie. La politica serve per dare sogni e speranze ai cittadini d’Europa e d’Italia”.

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