sabato, 22 Febbraio, 2025
Ambiente

Energie rinnovabili dal mare, una nuova via

Ha preso il via ieri la terza edizione di ‘Polsi Ambiente’, il convegno nazionale sull’ecologia in programma fino a domani in Calabria e organizzato dal nostro quotidiano. ‘La sfida delle fonti di energia: aspetti giuridici ed ecologici’ è il filo conduttore di un evento, fortemente voluto tra gli altri dall’avvocato Tommaso Marvasi, sul tema delle energie rinnovabili dal mare. E non poteva essere proprio che ‘La città del mare-Siderno’ a ospitare una tavola rotonda (all’interno dell’Hotel President) che ha visto impegnate tante personalità locali e nazionali, ognuna di grande competenza in base ai propri ambiti lavorativi. Moderato dalla giornalista Anna La Rosa (calabrese doc che ha anche annunciato che a settembre ‘La Discussione’ lancerà un mensile dedicato ai temi ambientali), l’incontro si è aperto con i saluti istituzionali di Maria Teresa Fragomeni, sindaco di Siderno, la quale si è detta più che favorevole a un radicale cambio di marcia affinché si dia un’accelerata per sfruttare al massimo le energie rinnovabili: “Sono 20 anni ormai che si parla di questo tema e sono certa che la Calabria possa essere un volano importante in questo senso grazie ai suoi 800 chilometri di costa”.

Troppa burocrazia

Chi spera nelle opportunità del Pnrr per mettere a regime le energie rinnovabili è Claudia Salvestrini, Direttore del PolieCo (Consorzio Nazionale per il Riciclaggio di Rifiuti di Beni in Polietilene): “Oggi in Italia c’è carenza di impianti di riciclo e di trattamento come lo possono essere i gassificatori per esempio. Un peccato anche dal punto di vista occupazionale. Purtroppo bisogna combattere contro la burocrazia, servono mezzi e strumenti per snellire le procedure perché sono troppi 7 anni per avere le dovute autorizzazioni”. Una piccola riflessione sull’ambiente ‘sociale’ e quindi non legato prettamente al territorio l’ha fatta Giampiero Catone, editore de ‘La Discussione’ e già Sottosegretario all’Ambiente: “Ogni giorno oramai leggiamo di omicidi ed efferati delitti che avvengono con regolarità e credo che questi siano legati a un ambiente morale e sociale trascurato, un ‘ambiente’ forse più importante di come lo intendiamo di solito”.

Salute precaria

Tra i presenti, il medico e coordinatore del progetto EcoFoodFertility Luigi Montano che ha parlato di come le energie rinnovabili possono migliorare lo stato di salute delle persone peggiorato per via di un impatto ambientale aggressivo, portando l’esempio di quanto avviene in Campania: “Da andrologo riporto i dati di uno studio che indicano una maggiore percentuale di danni al Dna degli spermatozoi nella popolazione maschile residente nei territori della Terra dei fuochi”. Sul tema degli impianti eolici galleggianti è invece intervenuto Angelo Calzone del WWF Italia (delegato Regione Calabria), il quale ha chiesto di tenere conto degli impatti cumulativi che questi possono avere sul territorio, per preservare la biodiversità. Ha cercato di rassicurarlo, su questo punto, il biologo marino e docente universitario Silvio Greco: “Tutto sta nel trovare i siti giusti per gli impianti eolici galleggianti perché comunque hanno un impatto modestissimo sull’ambiente e di certo non rovinano il panorama, stando lontanissimi dalla costa”.

Sì alla fitodeuparazione

Si è poi schierato a favore della fitodeuparazione (il sistema di depurazione naturale delle acque reflue domestiche, agricole e talvolta industriali, che riproduce il principio di autodepurazione tipico degli ambienti acquatici e delle zone umide) Arturo Rocca, Presidente Osservatorio ambientale diritto per la vita. Il primo incontro di ‘Polsi Ambiente’ ha visto il parere finale di Alessandro Porro, amministratore unico della società Deseu (specializzata per l’accesso a Bandi europei e nazionali): “In questo momento ci sono poche comunità energetiche pronte per la produzione di energia rinnovabile. È un peccato perché stiamo parlando di una grande opportunità in questo contesto economico. Ed è un peccato anche perché non vengono sfruttati i tanti fondi europei di cui si potrebbe usufruire, e non mi riferisco solo ai fondi del Pnrr. Ci sono tanti finanziamenti importanti a tariffe agevolate che l’Italia non sfrutta, altri Paesi sì”.

Nella foto: Maria Teresa Fragomeni, sindaco di Siderno, Anna La Rosa, giornalista, Alessandro Porro, Amministratore Unico Deseu.

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