La maturità di quest’anno è finalmente tornata alla quasi normalità: dopo il periodo di emergenza gli esami si stanno svolgendo senza mascherine ed è tornata ad essere una prova nazionale (lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d’esame). La commissione d’esame torna ad essere composta da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre commissari interni e tre esterni.
Esami di maturità 2023, dunque, alla quasi normalità, unica eccezione: nessuna prova scritta per gli studenti frequentanti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado siti nei comuni della Regione Emilia-Romagna che sono stati colpiti dalla tremenda alluvione di maggio scorso e degli studenti residenti nei comuni inclusi nel decreto del Governo.
Esclusivamente per questi studenti l’esame di maturità consisterà soltanto nella prova orale, come da ordinanza del Ministro dell’Istruzione.
Sono circa 7.000 i maturandi alluvionati emiliano-romagnoli che hanno sostenuto l’Esame di Stato affrontando soltanto la prova orale come da ordinanza del Ministero dell’Istruzione, che ha abbonato gli scritti agli studenti residenti in un comune alluvionato o frequentanti un istituto sito in un comune alluvionato.
Eccezione emiliano-romagnola a parte, le prove di maturità sono tre: due prove scritte e un colloquio. Nella prima prova scritta si è accerta la padronanza della lingua italiana e le capacità espressive, creative e logico-linguistiche degli studenti.
La seconda prova riguardava una delle discipline di indirizzo. Gli studenti, dopo la comunicazione dei voti conseguiti nelle prove scritte, hanno iniziato a sostenere gli esami orali. La pubblicazione delle valutazioni per la prima e la seconda prova deve avvenire almeno due giorni prima dell’inizio dei colloqui orali.
Durante il colloquio viene valutata la capacità dello studente di cogliere i collegamenti dalle conoscenze acquisite durante l’intero percorso attraverso uno spunto iniziale che può essere un’immagine, un testo o un breve video. Il candidato deve dar prova di aver appreso un approccio interdisciplinare proponendo collegamenti anche con quanto ha potuto apprendere con l’esperienza PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) che si è svolta a partire dal triennio.
La somma dei voti delle singole prove e i punti di credito verso i 100/100
Nello scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di quaranta punti: dodici punti per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno. Anche la valutazione della condotta del maturando concorre alla determinazione del credito scolastico. Il sospirato voto finale dell’Esame di Stato è espresso in centesimi: massimo 40 punti per il credito scolastico massimo 20 punti per il primo scritto, massimo 20 punti per il secondo scritto, massimo 20 punti per il colloquio. La commissione può assegnare fino a 5 punti di “bonus”, ma solo per chi ha conseguito un punteggio medio alto alle prove e 30 crediti relativi all’ultimo triennio. Per superare l’esame, il voto finale dell’esame deve raggiungere il punteggio minimo finale di 60/100 e con il raggiungimento dei 100/100, può scattare la lode.
Il ricordo dell’esame di maturità di Antonello Venditti
Per gli studenti del mitico Liceo Giulio Cesare di Roma, un “in bocca al lupo” davvero speciale è arrivato, nientemeno, che dal cantautore Antonello Venditti che proprio in quello stesso liceo capitolino ha sostenuto il suo esame di maturità.
Un messaggio postato sui social sulle note intramontabili di “notte prima degli esami” e chissà che non riservi una sorpresa altrettanto speciale per fare gli auguri a esami terminati