Che sia una minaccia paventata da Mosca o da Minsk la linea della Nato non cambia: si difenderà da ogni provocazione proveniente da questi due Paesi. Parole chiare quelle pronunciate dal Segretario generale, Jens Stoltenberg, pronunciate nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles. Inevitabilmente dunque anche la Bielorussia finisce nel mirino dell’Alleanza atlantica dopo la decisione di accogliere il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin. Chiaro è che la terra di Aleksandr Lukasenko non sia vista di buon occhio dall’Organizzazione che ieri ha dunque lanciato un messaggio molto forte: proteggere ogni alleato e ogni centimetro del territorio Nato. “E lo facciamo – ha proseguito Stoltenberg – tramite ciò che comunichiamo, ma anche attraverso le nostre azioni da diversi anni ormai aumentando in modo significativo la nostra difesa collettiva e il modo in cui investiamo nella nostra sicurezza condivisa”.
Rafforzare le difese
Andando nello specifico, il Segretario ha detto che la Nato al prossimo vertice in programma a metà luglio a Vilnius accetterà di rafforzare le difese per proteggere tutti i suoi membri, in particolare quelli che confinano appunto con la Bielorussia. La prima richiesta è arrivata già domenica, quando il Presidente lituano Gitanas Nauseda ha esortato la Nato a rafforzare il suo fianco orientale. Anche l’Estonia, tramite la prima Ministra Kaja Kallas e nel corso di un incontro stampa congiunto con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, ha chiesto agli alleati europei di aumentare la sicurezza difensiva nei confronti di Russia e Bielorussia, quest’ultima definita come co-aggressore dell’Ucraina: “Stiamo parlando di due nazioni imprevedibili e pericolose”.
Il futuro di Prigozhin
Una delle domande del momento è: quali saranno le prossime mosse di Prigozhin e dei suoi mercenari? Al momento questo interrogativo rimarrà tale anche per Stoltenberg: “Troppo presto esprimere un giudizio definitivo sulle conseguenze dell’esilio del paramilitare e dei suoi seguaci”. Comunque nonostante Putin sembra aver perso quell’alone di invincibilità a causa del dell’ammutinamento di sabato scorso, il Segretario della Nato ha invitato tutto l’Occidente a “non sottovalutare” la Russia costretta comunque a leccarsi le ferite: “Quanto accaduto nel weekend scorso è un affare interno a Mosca, ma allo stesso tempo prova ancora una volta che la scelta di Putin di provocare la guerra in Ucraina è stata un errore strategico che ha esasperato le divisioni in Russia”. Stoltenberg ha poi confermato il pieno sostegno all’Ucraina nel conflitto: a Vilnius verrà approvato un pacchetto di assistenza multi annuale per Kiev “che farà salire di livello i nostri legami politici con l’Ucraina. Ciò porterà questa nazione più vicina al posto che le spetta nella Nato”.