Se nei ristoranti degli Stati Uniti il cibo sintetico è già nei menù in Italia, le associazioni di categoria dell’agricoltura e dei consumatori fanno quadrato contro. “Nasce una inedita, larga e composita alleanza per reclamare la difesa della cultura del cibo di qualità e spingersi contro quello artificiale e sintetico”, annuncia con soddisfazione battagliera la Coldiretti.
No al Cibo di laboratorio
Alla alleanza fanno parte tante realtà, la Coldiretti le elenca: Acli, AcliTerra, Adusbef, Anpit, Asi, AssoBio, Centro Consumatori Italia, Cia, Cna, Città del Vino, Città dell’Olio, Codacons, Codici, Consulta Distretto del Cibo, Ctg, Coldiretti, Demeter, Ecofuturo, Ewa, Federbio, Federparchi, Fipe, Fondazione Qualivita, Fondazione Una, Fondazione UniVerde, Globe, Greenaccord, Gre, Italia Nostra, Kyoto Club, Lega Consumatori, Masci, Movimento Consumatori, Naturasi, Salesiani per il sociale, Slow food Italia, Unpli, Wilderness.
Aprire un confronto L’iniziativa è stata varata dai rappresentanti delle diverse Organizzazioni nel corso di un incontro nella Sala Consiglio Sede Coldiretti. Il primo obiettivo evidenzia la Confederazione è “la sottoscrizione di un Manifesto per esporre le ragioni dell’alleanza ed aprire un confronto con istituzioni, associazioni, mondo scientifico, imprese e cittadini per l’avvio di una battaglia – quella contro il cibo sintetico e artificiale – che è possibile vincere – sostengono le Organizzazioni – anche in una proiezione europea, nella certezza di agire per il bene comune”.
No alle speculazioni Per le Associazioni di tratta di un impegno a favore dei cittadini e dei consumatori.
“Una assunzione di responsabilità”, concludono le Organizzazioni, “nella ricerca delle ragioni tecniche e valoriali per contrastare rischi reali di desertificazione delle campagne, di speculazione finanziaria e monopolio brevettuale insieme a preoccupazioni di allarme per la salute dei consumatori”.