domenica, 24 Novembre, 2024
Società

Papa Francesco: l’arte partecipa alla passione generativa di Dio

Nella magnifica cornice della Cappella Sistina, solitamente riservata agli affreschi michelangioleschi, Papa Francesco ha tenuto nei giorni scorsi un incontro senza precedenti con circa duecento artisti provenienti da ogni angolo del mondo. Pittori, scultori, architetti, scrittori, poeti, musicisti, registi e attori si sono riuniti per celebrare il 50° anniversario dell’inaugurazione della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani e ascoltare le parole ispirate del Pontefice. Papa Francesco, ancora sulla sedia a rotelle, ha pronunciato un’omelia che ha colpito nel profondo gli esponenti del mondo dell’arte e della cultura presenti. Ha esaltato la creatività degli artisti come una partecipazione alla passione generativa di Dio, incoraggiandoli a portare alla luce l’inedito e a arricchire il mondo con nuove realtà e sottolineando che la loro capacità di sognare permette di immaginare nuove versioni del mondo e di andare oltre le apparenze superficiali.

Il Santo Padre ha sottolineato che gli artisti svolgono un ruolo fondamentale come coscienza critica della società e che con il loro talento, riescono a scandagliare la realtà, a criticare i falsi miti, i discorsi banali, i tranelli del consumo e le astuzie del potere, come profeti biblici, mettono di fronte alle persone ciò che potrebbe dare fastidio, sfidando i meccanismi economici che generano disuguaglianze. Il loro impegno nell’arte vuole essere un richiamo alla consapevolezza e alla riflessione.

L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi nomi di fama internazionale. Tra gli italiani presenti anche Nicolò Ammaniti, Roberto Andò, Alessandro Baricco e Marco Bellocchio, Gianrico Carofiglio, Simone Cristicchi, Ludovico Einaudi, Mariangela Gualtieri, Alessandro Haber, Luciano Ligabue, Michela Murgia e Mogol. E ancora: Alice Rohrwacher, Sergio Rubini, Roberto Saviano, Susanna Tamaro e Sandro Veronesi. Tra quelli internazionali, il regista inglese Ken Loach, Abel Ferrara, Jhumpa Lahiri e Andres Serrano, che hanno rappresentato gli Stati Uniti e le comunità latinoamericane.

Durante il suo discorso, Papa Francesco ha lanciato un appello sentito affinché gli artisti non dimentichino i poveri, che sono i preferiti di Cristo, sottolineando che anche loro hanno bisogno dell’arte e della bellezza, e che gli esperti delle arti, possono diventare portavoce del loro grido silenzioso. L’incontro ha lasciato un segno profondo tra gli ospiti presenti, offrendo loro un’occasione unica di riflessione e ispirazione, rafforzando la convinzione che l’arte possa agire come un potente strumento di trasformazione sociale, in grado di svelare le ingiustizie e spingere verso un mondo più equo e solidale.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

TAS, quando l’arbitro è trasparente

Ugo Taucer

Green economy, in ballo il futuro della società

Lorenzo Romeo

La strana coppia commodity-rinnovabili rifugio anti-inflazione

Diletta Gurioli

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.