Inutile girarci intorno. Stati Uniti e India sono due democrazie che hanno differenze notevoli su alcuni temi specifici. E ieri il Presidente Usa Joe Biden lo ha fatto intendere senza particolari fronzoli nel corso del bilaterale andato in scena alla Casa Bianca con il premier Narendra Modi, parlando del pluralismo religioso che deve essere “un principio fondamentale per tutti”. Un chiaro messaggio verso il suo ospite, a volte messo in discussione in patria per le violenze che perpetua contro i musulmani e altre minoranze religiose.
E su questo delicato argomento, tre deputate democratiche a stelle e strisce hanno criticato la presenza negli States del primo ministro indiano, contestandogli anche la privazione della libertà di stampa. Insomma, un inizio di colloquio non proprio facile tra i due Paesi. Nonostante ciò, Modi ha voluto precisare che India e America sono le due democrazie più grandi del pianeta, respingendo in qualche modo le parole di Biden e facendo capire della necessità di lavorare insieme per il bene globale, per la pace, la stabilità e la prosperità nel mondo: “Con la vostra cooperazione – ha detto riferendosi agli Stati Uniti – abbiamo rafforzato il Quad per un Indo Pacifico libero, aperto, sicuro e prospero”. Modi, dopo aver ringraziato l’inquilino della Casa Bianca per gli onori con cui è stato ricevuto, si è poi detto certo che il bilaterale rafforzerà ulteriormente le relazioni tra i due Paesi: “In questa era post-Covid, la nostra amicizia sarà determinante per rafforzare la forza del mondo intero”. Per Biden, che ha definito l’incontro molto produttivo, “la collaborazione tra America e India è la più forte e dinamica di tutti i tempi”, annunciando copiosi investimenti da parte di aziende indiane in Usa per oltre 2 miliardi di dollari.
Le iniziative future
Nel corso dell’incontro, Biden e Modi hanno pianificato una serie di iniziative che promuoveranno la cooperazione su telecomunicazioni, semiconduttori, intelligenza artificiale e via discorrendo, come per esempio l’esplorazione della Luna e di Marte. Tra gli accordi, la produzione in India dei motori F414 utilizzati per alimentare il Boeing F/A-18E/F Super Hornet. Biden ha inoltre sottolineato come da anni gli indiani americani occupano posizioni di rilievo in America, prendendo come esempio Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti.
Perché questo bilaterale
Il bilaterale è nato, lato America, con l’obiettivo di trovare un nuovo alleato contro l’aggressività dei governi russi e cinesi. Anche se a dirla tutta l’India ha rifiutato di unirsi alla coalizione guidata dagli statunitensi nata per aiutare l’Ucraina dall’aggressione di Mosca. Ma Biden sa bene che la stessa India (la cui popolazione ha recentemente superato quella della Cina) ha un grande potenziale economico, anche per via della sua posizione geopolitica.
Nota a margine per una nuova gaffe di Biden che ha alzato la mano al cuore durante l’inno ufficiale indiano di fronte ai giornalisti.