domenica, 15 Dicembre, 2024
Esteri

Blinken-Xi “Progressi ma non su Taiwan”. Pechino non darà armi alla Russia

“Pechino ha promesso di non fornire armi a Mosca”. Non una frase di poco conto quella pronunciata ieri dal Segretario di Stato americano Antony Blinken al termine dell’incontro con il Presidente Xi Jinping (colloquio in forse fino all’ultimo) nel corso della sua due giorni cinese voluta per stemperare gli animi tra le due super potenze. Per il capo della diplomazia statunitense si tratta di un impegno rilevante, di una “politica importante e in questo momento non abbiamo visto nulla che lo possa contraddire”. Un tema di certo considerevole, quello del conflitto, che vede il Paese del Dragone in veste neutrale, anche se non ha mai condannato l’aggressione russa all’Ucraina. Ma nonostante le rassicurazioni di Xi Jinping, il Segretario Usa si è detto preoccupato dalla possibilità che alcune compagnie private cinesi possano fornire a Mosca tecnologie che potrebbero essere usate per portare avanti la guerra: “Per questo motivo abbiamo chiesto al governo asiatico di restare molto vigile”.

Rispetto reciproco

Il Presidente Xi Jinping al termine dell’incontro ha ammesso che “sono stati fatti progressi e raggiunti accordi su alcuni temi specifici. E questa è una buona cosa.  Ha poi detto di sperare che il Segretario di Stato americano possa contribuire ancora di più al rafforzamento delle relazioni tra i due Paesi, basandosi “sul rispetto reciproco e sulla sincerità”. Per Xi Jinping la relazione tra Pechino e Washington è “necessaria al mondo che ha bisogno di un rapporto stabile tra questi due Paesi e il fatto che Cina e Stati uniti vadano o meno d’accordo ha un impatto sul futuro e sul destino dell’umanità”.

Taiwan non si tocca

Ma le posizioni rimangono distanti su Taiwan, l’isola su cui Pechino reclama la sovranità. E difatti Xi Jinping non ha lasciato spazi a trattative o compromessi in questo senso: “L’America deve rispettare l’integrità territoriale della Cina e opporsi chiaramente all’indipendenza di Taiwan”. Blinken ha però precisato che gli Usa non sostengono l’indipendenza dell’isola in questione e che non si cerca una nuova Guerra fredda con la Cina.
Nel corso del bilaterale si è parlato anche della Corea del Nord e a questo proposito Blinken ha chiesto che la Cina faccia pressioni su Kim Jong-un per porre fine “ai suoi comportamenti irresponsabili” e quindi “fermare il lancio dei missili”.

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