sabato, 29 Giugno, 2024
Economia

Cgia: “L’Inflazione erode 25mld di risparmi e fa ricche le banche”

Un’inflazione galoppante che nell’ultimo anno ha messo le mani nelle tasche degli italiani, ovviamente impoverendo il loro portafogli. Impietosa e chiara l’analisi della Cgia di Mestre che parla di un Paese con banche più ricche e famiglie più povere, soprattutto a seguito dell’aumento dei tassi di interesse che, secondo la politica monetaria decisa a Francoforte, ha l’obiettivo di raffreddare il caro prezzi. Se a giugno del 2022 il tasso principale di rifinanziamento della Banca centrale europea era pari a zero, a partire dal prossimo 21 giugno toccherà la soglia del 4 per cento. In soldoni vuol dire che, rispetto a 12 mesi fa, chi oggi chiede un prestito o ha un mutuo a tasso variabile ha subìto un aumento del costo del denaro molto importante, assicurando, nel contempo, un vantaggio economico in particolar modo a chi per mestiere presta denaro, le banche appunto. Entrando nello specifico dei numeri, nel 2022 gli istituti di credito hanno totalizzato, al netto delle imposte, qualcosa come 21,8 miliardi di utili: in pratica, 8 miliardi in più rispetto al 2021.

Carovita altissimo

L’altra faccia della medaglia vede protagonisti, in negativo, appunto le persone costrette a intaccare i propri risparmi per fronteggiare il caro vita: tra marzo 2022 e marzo 2023 le famiglie si sono viste alleggeriti i conti correnti di oltre 25,2 miliardi di euro. Ci sono soluzioni a portata di mano che abbiano l’obiettivo di fronteggiare una situazione delicata per il futuro economico del BelPaese? La Cgia, nel suo Studio, non fa proclami (“Non ci sono misure miracolistiche”), ma chiede tuttavia al governo di attivarsi per mettere in campo una politica redistributiva che tolga qualcosa ai settori che da questo scenario hanno realizzato extraprofitti importanti (come quelli creditizi ovviamente, ma anche farmaceutici ed energetici) distribuendoli, sotto forma di riduzione delle imposte erariali, al ceto medio che non ha ancora beneficiato di alcuna riduzione del carico fiscale: “Unica misura quest’ultima – per la Cgia – che potrebbe contrastare la perdita di potere d’acquisto verificatasi a partire dall’inizio del 2022”.

Nord in crisi

Ma quali sono state le Regioni che più hanno sofferto l’inflazione? È il Nord che guida questa particolare classifica: Lombardia e Liguria (-3,5%), Emilia Romagna (-3,9%) e il Piemonte (-4,7%). È sempre il Settentrione ha il triste primato a livello provinciale, se è vero che le famiglie più colpite vivono ad Asti (-8,12%); seguono Cuneo (- 7,11%), Biella (-6,81%), Rimini (-6,46%), Vercelli (-5,68%) e Lodi (-4,92%). E il Sud? Ha risentito in meno della situazione, dato che qui l’inflazione è cresciuta meno rispetto al resto d’Italia.

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