mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Politica

Fitto: “Pnrr Solo 3 Paesi hanno chiesto la terza rata”

Non vuole sentir parlare di ritardo in merito all’arrivo della terza tranche del Pnrr. Il Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto, ospite di Bruno Vespa al Forum in Masseria a Manduria, si è mostrato alquanto infastidito dalle critiche sorte appunto dal rallentamento dell’uso dei fondi della nuova rata: “L’Italia, insieme alla Spagna e alla Grecia, è l’unico Paese che ha chiesto la terza quota”: Da qui la domanda sorge spontanea: “E allora qual è il ritardo in comparazione agli altri Paese dell’Ue?”, ha detto facendo presente che ci sono inoltre nazioni che non hanno chiesto nemmeno la prima parte. Non è mancato un appunto all’esecutivo precedente, quello guidato da Mario Draghi, quando ha ricordato che l’Italia doveva raggiungere 55 obiettivi entro la fine del 2022 per avere il diritto alla terza tranche: “Il nuovo governo – ha detto Fitto – si è insediato alla fine di ottobre quando gli obiettivi ‘conquistati’ erano solo 25. Abbiamo realizzato tutto in 60 giorni e non è un dettaglio da trascurare rispetto alle polemiche che ci sono”.

Al lavoro per le modifiche

Il Ministro ha quindi chiesto, nel corso del meeting pugliese, piena collaborazione anche all’opposizione per il bene del Paese dato che “il Pnrr serve all’Italia, non alla maggioranza”. Fitto ha poi confermato che il governo sta lavorando sulle proposte di modifica di tutti gli obiettivi, “perché il nostro orizzonte temporale non è giugno o dicembre e poi chissà: stiamo operando per proporre una modifica strutturale che proponga la modifica degli obiettivi da qui al 30 giugno 2026, perché il nostro angolo visuale non è dei prossimi 6 mesi, ma dei prossimi 5 anni”.

Le parole del leader del M5S

La rassegna condotta da ieri ha anche visto la presenza del leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che in qualche modo si è detto d’accordo sull’idea di un confronto costruttivo con la maggioranza sul tema del Pnrr, che però fino a questo momento non c’è stato: “Mettiamoci intorno a un tavolo perché stiamo parlando di un progetto che non è mio o di Meloni, ma che serve per rilanciare l’Italia”.

L’ex Presidente del Consiglio non ha dunque lesinato critiche all’esecutivo, parlando anch’egli di ritardi “oggettivi e non si comprende l’arroganza del governo che non accetta neanche un confronto”. Gli appelli dell’opposizione, per Conte, sono al momento caduti nel vuoto. E dalla sua pagina Facebook ha nuovamente attaccato la maggioranza che al forum di Bruno Vespa “ha sfilato raccontando un Paese che non c’è. Non si può lasciare spazio al loro racconto senza dire le cose come stanno nell’Italia che soffre e a cui Palazzo Chigi non offre soluzioni”.

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