Una donna che ha sfidato i posti di blocco e schivato i bombardamenti per prendersi cura degli animali domestici abbandonati durante l’occupazione russa della sua città natale ora mette in guardia sull’impatto devastante della recente inondazione sugli animali della regione. Iryna Tutyun, signora di quarantatre anni, ha dichiarato che è “difficile far fronte” al numero di animali bisognosi di aiuto dopo che vaste aree della città meridionale di Kherson e dell’area circostante sono state inondate in seguito alla distruzione della diga di Kakhovka martedì . “Ho ancora circa 30 cani e una dozzina di gatti sotto la mia cura – ha raccontato Iryna – Ogni mattina vado da loro, gli dò da mangiare e vedo se va tutto bene”. Su scala più ampia, gli esperti avvertono anche che l’impatto sulla fauna selvatica della regione potrebbe essere “catastrofico”, poiché milioni di pesci sono già morti e probabilmente altri animali e piante sono stati colpiti. Tutyun ha detto di aver anche sentito parlare di capre, galline e altri animali strappati dalle acque che si riversavano dal bacino dietro la diga, lunga 150 miglia e larga circa 14 miglia. Sia l’Ucraina che la Russia si sono scambiate la colpa per la distruzione della vasta diga in un’area controllata dai russi in prima linea nella guerra. Tutyun ha affermato che la massiccia fuoriuscita è la cosa peggiore che sia accaduta a Kherson, conquistata dalla Russia pochi giorni dopo che il presidente Vladimir Putin ha lanciato la sua invasione nel febbraio 2022 e poi liberata dalle forze ucraine a novembre. Tutyun ha detto che dopo l’invasione “ha attraversato i posti di blocco russi, a volte sotto gli occhi attenti delle mitragliatrici”, per nutrire gli animali e da allora si è presa cura di loro. Altrove a Kherson, i responsabili dello zoo Kazkova Dibrova hanno dichiarato che una coppia di scimmie, Anfisa e Charlie, e un pony di nome Malish, erano tra i 300 animali uccisi dall’alluvione. Con loro, un mulo, un pappagallo, un corvo, una marmotta, porcellini d’India e diversi furetti. L’Agenzia statale per la bonifica e la pesca dell’Ucraina ha osservato un numero significativo di pesci morti, con la carassia argentata particolarmente colpita.