L’IEA, l’Agenzia internazionale intergovernativa dell’energia fondata nel 1974 dall’OCSE in seguito allo shock petrolifero dell’anno precedente, fa il punto sugli investimenti in energie pulite nel suo primo bilancio globale dell’accordo di Parigi in vista della COP28 di fine anno.
Le previsioni del 2023/2024 indicano che le aggiunte globali di capacità di energia rinnovabile di quest’anno aumenteranno di un terzo e che gli investimenti nei combustibili a basse emissioni, pompe di calore e energia nucleare saliranno a 1,7 trilioni di dollari. Già dal 2024 la produzione di elettricità pulita salirà a 4.500 gigawatt (GW), pari alla produzione di energia totale di Cina e Stati Uniti.
Solare ed eolico in testa
Fotovoltaico ed eolico saranno i settori trainanti: “Il solare e l’eolico stanno guidando la rapida espansione della nuova economia energetica globale – ha affermato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’AIE. Quest’anno, il mondo aggiungerà una quantità record di energie rinnovabili ai sistemi elettrici, più della capacità energetica totale di Germania e Spagna messe insieme. La crisi energetica globale ha dimostrato che le energie rinnovabili sono fondamentali per rendere le forniture energetiche non solo più pulite, ma anche più sicure e convenienti e i Governi stanno rispondendo con sforzi per implementarle più rapidamente. Ma raggiungere una crescita più forte significa affrontare alcune sfide chiave. Le politiche devono adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato e dobbiamo aggiornare ed espandere le reti elettriche per assicurarci di poter sfruttare appieno l’enorme potenziale del solare e dell’eolico”.
Fotovoltaico: più pannelli sui tetti
Tra gli impulsi alla base di questa crescita esponenziale del fotovoltaico troviamo il considerevole aumento dei prezzi delle bollette che hanno spinto più persone a montare i pannelli solari sui tetti di case e imprese. La produzione da questa fonte dovrebbe più che raddoppiare fino a raggiungere i 1.000 GW entro il 2024, guidata dalla Cina e aumentando la diversificazione dell’offerta negli Stati Uniti, in India e in Europa. Se questa tendenza venisse confermata, sarebbe possibile già nel 2030 soddisfare comodamente il livello di domanda annuale previsto dallo scenario Net Zero Emissions 2050 fissato dall’IEA.
Problemi di approvvigionamento delle turbine nell’eolico
Anche l’energia eolica quest’anno crescerà di quasi il 70% su base annua, dopo un paio di anni difficili in cui la crescita è stata rallentata a causa delle restrizioni del Covid-19 in Cina e da problemi nella catena di fornitura in Europa e negli Stati Uniti. In questo caso, però, permangono i problemi legati alle autorizzazioni e progettazioni delle aste cui i Governi dovrebbero dare risposte per risolvere il problema dell’approvvigionamento delle turbine, carenti per l’aumento dei prezzi delle materie prime che sta riducendo il profitto dei produttori.
Servono infrastrutture per l’integrazione dei sistemi di alimentazione
Per sostenere entrambi i settori le politiche dovranno concentrarsi sulla pianificazione tempestiva e gli investimenti nelle reti al fine di integrare in modo sicuro ed economico quote elevate di fonti rinnovabili variabili nei sistemi di alimentazione. Ma in Europa già Spagna, Germania e Irlanda vedranno la quota combinata di energia eolica e solare fotovoltaica della loro produzione annua complessiva di elettricità superare il 40% entro il 2024.