sabato, 16 Novembre, 2024
Ambiente

Lo sci d’erba, la risposta ai cambiamenti climatici

Quando in questa stagione le nevi si sciolgono, come soddisfare la voglia di sciare? La soluzione arriva dallo sci d’erba, una disciplina che offre una alternativa altrettanto emozionante al tradizionale sport alpino. Con i cambiamenti climatici e l’aumento delle temperature la neve cade sempre meno, i ghiacciai si sciolgono, la siccità è costante e gli impianti sciistici sono costretti a chiudere o a traslocare verso quote più alte.

Per questo negli ultimi anni lo sci d’erba ha guadagnato popolarità. Gli sciatori possono ancora godere del loro sport preferito, dell’abbigliamento tecnico, degli scarponi, delle racchette, del casco, dei guanti e di tutte le sensazioni che accompagnano la pratica dello sci tradizionale. La sua disciplina ha origini antiche, ma è stata formalizzata solo sessant’anni fa, nel 1963, in Germania quando la federazione tedesca di sci si pose la domanda: cosa fanno gli sciatori professionisti d’estate? E la risposta fu semplice: scieranno.

L’unico elemento che differisce è la struttura degli sci simili a piccoli cingolati, che consentono di scivolare sulla superficie erbosa grazie a una parte fissa che si adatta allo scarpone. Lo sci d’erba, come quello sulla neve, offre le stesse emozioni: il contatto con la natura, la ricerca dell’equilibrio, la velocità, la fatica e la soddisfazione di conquistare la discesa. La sensazione di freschezza della brezza mattutina e lo scenario maestoso delle montagne bianche potrebbero mancare, così come il caratteristico scricchiolio degli scarponi sulla neve, ma lo sci d’erba ha comunque un’essenza unica e affascinante.

In Italia, le piste non mancano, soprattutto nelle regioni settentrionali. Dal Piemonte alla Liguria, dal Veneto all’Emilia Romagna, è possibile trovare luoghi dove praticare questa disciplina. Tuttavia, solo tre piste sono ufficialmente omologate dalla Federazione Italiana degli Sport Invernali (FISI): Gaggio Montano sull’Appennino bolognese, Schia sulle pendici del Monte Caio, a pochi chilometri da Parma, e Predaia in Val di Non, sui monti di Trento, scelta come luogo di ritiri e allenamenti per la Nazionale italiana di sci d’erba.

Quest’estate, l’appuntamento per gli amanti di questo sport sarà proprio a Gaggio Montano, a breve distanza da Corno alle Scale, la montagna dove un giovane e coraggioso ragazzino di nome Alberto Tomba ha iniziato la sua carriera sciistica. Il 3 e 4 giugno si sono tenuti il primo parallelo internazionale e il terzo trofeo nazionale talento verde riservato agli Under 16, entrambe gare promosse dalla FISI.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Europarlamento: via libera alla nuova Pac. Coldiretti: è solo un primo passo

Ettore Di Bartolomeo

Energia e rialzo dei tassi, incognite sulla ripresa

Ubaldo Livolsi

Giochi on line e fisco. Confesercenti: assurdo proibire il contante, il denaro per le ricariche è tracciato

Valerio Servillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.