L’Italia conferma ancora una volta pieno sostegno all’Ucraina. Lo ha ribadito Giorgia Meloni dalla Moldavia, dal resort Castel Mini di Chisinau per la precisione, dove ha preso parte al vertice della Comunità politica europea, il forum dei capi di governo che ha visto la presenza di 47 Paesi. “Aiuteremo il presidente Volodymyr Zelensky a 360 gradi finché sarà necessario – evidenzia il presidente del Consiglio -, è un uomo che difende la nostra sicurezza e il diritto internazionale. L’Europa si basa su dei principi che sono stati minacciati da chi pensa di riportarci indietro agli anni più difficili del nostro passato.
“L’Europa non è solo un club, non è solo regole e interessi, ma prima di tutto è una civiltà fondata sull’idea che gli uomini siano liberi e uguali, valori da cui dipendono idee come solidarietà, sussidiarietà e stato di diritto”. Altro tema toccato da Meloni nel corso del summit, l’ingresso futuro della stessa Ucraina all’interno della Nato: “Noi siamo sostenitori della politica delle porte aperte, ma l’entrata di Kiev nell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord sarà oggetto del vertice di Vilnius che si terrà a luglio. Ma sappiate – ha aggiunto – che l’Italia è in prima fila nel supporto all’Ucraina”. La premier ha comunque aperto non solo all’Ucraina, ma anche a Moldavia, Georgia, Balcani occidentali, “nazioni che europee sono e europee vogliono essere a 360 gradi. Io credo che il grande messaggio oggi (ieri, ndr) sia un messaggio di apertura a questi Paesi: tutte sfide direi non di ingresso, ma di ricongiungimento nell’Ue che l’Italia sostiene.
L’Europa è soprattutto una civiltà, fondata su valori come la libertà e l’uguaglianza tra gli uomini. Che non c’è un’Europa di serie A e una di serie B, ma un’Europa che, come diceva Giovanni Paolo II, ha bisogno di respirare con due polmoni: uno occidentale e uno orientale”. Tra i presenti al vertice moldavo, anche lo stesso Zelensky, che alla stampa ha confermato la linea dell’Ucraina: “Ci fermeremo solamente quando vinceremo, oppure quando la Russia finirà di occupare i nostri territori”. Rispondendo a una domanda su quando e dove potrebbe tenersi un vertice su un piano per la pace preparato da Kiev stessa (come annunciato dal ‘Wall Street Journal’), il presidente ha ammesso che si è nella fase di organizzazione dello stesso: “Vogliamo coinvolgere più Paesi possibili, per questo motivo non abbiamo ancora fissato una data”.
Ma alcune voci dicono che questo incontro si dovrebbe tenere in tempi abbastanza stretti e sicuramente prima del vertice della Nato a Vilnius, in programma l’11 e 12 luglio. E, come anticipato, proprio in questi due giorni si parlerà dell’ingresso nella Nato dell’Ucraina. Zelensky ci crede e non vede l’ora: “Siamo già pronti, aspettiamo quando la Nato sarà pronta ad accoglierci. È molto importante il nostro futuro nell’Ue”. Secondo Zelensky la Russia ha paura dell’Organizzazione e per questo motivo “sta cercando di mettere in campo una guerra fredda nei territori a lei vicini”. Tornando a quanto accadrà a Vilnius, il segretario di Stato Usa Antony Blinken, al termine del vertice dei Ministri degli Esteri dell’Alleanza tenutosi ad Oslo, ha anticipato che l’Ucraina “può aspettarsi un pacchetto molto robusto di sostegno sia politico che pratico”.
