venerdì, 5 Luglio, 2024
Attualità

Via il superbollo ma Rca più care

Presto gli appassionati di auto potenti e più performanti saranno felici dell’abolizione del cosiddetto super bollo introdotto nel 2011 per veicoli con potenza superiore ai 185 kW e i 251,6 cavalli. L’imposta aggiuntiva, inizialmente di 10 euro a kW e successivamente passata a 20 euro a kW, aveva frenato di molto una buona quota di acquirenti di macchine di lusso. Se, quindi, l’idea del legislatore che l’aveva inserita nel Decreto Salva Italia era quello di allargare il gettito fiscale, l’obiettivo nella realtà non è stato raggiunto per il calo significativo di vendite di macchine di grossa cilindrata. Si stima, infatti, che a fronte di una entrata per l’Erario più o meno di 110 milioni di euro, è stata causata una perdita di gettito intorno ai 400 milioni. Da qui l’intenzione del Governo Meloni di abolirlo insieme ad altre micro-imposte, come quelle relative all’iscrizione all’università, agli apparecchi di intrattenimento o alla tredicesima mensilità dei lavoratori.

Presentato emendamento per l’abolizione

La tempistica precisa non è stata ancora definita ma sembra che la sua abolizione definitiva sia più vicina del previsto, forse addirittura entro il 2023. Il 26 maggio 2023 alcuni parlamentari della Lega hanno depositato in Commissione Finanza della Camera l’emendamento alla Legge delega fiscale per l’abolizione di diverse tasse, tra cui il superbollo. “Abbiamo presentato alcuni significativi emendamenti alla delega per la riforma fiscale, un testo già oggi improntato al riequilibrio del rapporto fra cittadino e fisco attraverso ampie semplificazioni e una graduale riduzione della tassazione”, spiegano con una nota congiunta i deputati firmatari.

Sono centinaia le auto soggette al superbollo

La perdita di gettito, però, potrebbe essere stata causata anche da altri fattori.  Il “trucco” per evadere la tassa, infatti, esisteva. Il superbollo (così come il normale bollo auto) si applica ai soli motori termici, non alla parte elettrica. Così, per esempio, una berlina plug-in come la Peugeot 508 PSE non sa nemmeno cosa sia il superbollo, nonostante la potenza di 360 CV (264 kW). Questo perché il 1.6 benzina arriva a 200 CV, mentre gli altri 160 CV sono frutto dei motori elettrici. Non solo. “Se inizialmente si è assistito a una sensibile riduzione delle nuove immatricolazioni di vetture con potenza eccedente i 185 kW – denunciano gli autocarrozzieri – successivamente si è registrato il proliferare dei falsi leasing”, cioè delle autovetture con targa estera fornite in noleggio a clienti italiani, con conseguente mancato versamento del bollo auto, superbollo, e imposte varie.

Qualche beneficio sulla tassazione ma polizze Rc Auto più costose

Federcarrozzieri si dice contenta delle voci sul possibile addio alla tassa sui veicoli con potenza superiore ai 185 kW, definendola “sbagliata e iniqua”. L’associazione dei periti assicurativi, però, avvisa che, tra intelligenza artificiale e perizie da remoto, le analisi riguardanti i sinistri stradali rischiano di essere sempre meno precise. Con aumento dei relativi costi per gli automobilisti. Qualche beneficio, dunque, sulla tassazione, ma polizze Rc Auto più costose e meno sicure. Potrebbe essere questa la situazione in cui si troveranno gli automobilisti italiani, secondo quanto emerge da due ricerche condotte dall’associazione dei periti assicurativi (Aiped) e da quella delle autocarrozzerie (Federcarrozzieri).

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