L’effetto Meloni c’è stato, chi si aspettava l’effetto Schlein è rimasto deluso.
È la terza batosta che colpisce il Pd in 8 mesi, la prima da quando al timone c’è la nuova segretaria. E conferma una tendenza che dal 25 Settembre indica una decisa svolta dell’elettorato verso il destra-centro sia per il Parlamento nazionale che per gli enti locali.
Ma perché questa tripletta della coalizione di Governo? Al di là di questioni locali, pesano tre fattori: il traino esercitato dalla fiducia nella coalizione guidata da Meloni, la confusione nelle alleanze difficili tra Pd e 5S e lo sbandamento all’interno dei partiti di Conte di Schlein che ammette la sconfitta e punta nuove alleanze: “da soli non si vince”.
Il Presidente del Consiglio esulta, in particolare per la conquista di Ancona, storica roccaforte della sinistra e sottolinea: “i cittadini hanno premiato il nostro buon governo, le nostre proposte e la nostra concretezza.” Meloni sente che la luna di miele con gli elettori continua, sicuramente farà pesare il successo nelle relazioni con Lega e Forza Italia ma comincia a prepararsi alla grande sfida delle elezioni europee del giugno 2024. È lì che misurerà i rapporti di forza e proverà ad agganciare il Partito popolare europeo con l’obiettivo di scompaginare le alleanze in Europa e dare la svolta decisiva per il partito conservatore italiano.
Equilibrata e ragionevole la reazione di Schlein: è una sconfitta netta. Il vento destra è ancora forte, in due mesi non potevo fare di più, ma ora serve un centrosinistra nuovo, un campo alternativo alla destra.
Per il Pd si apre una fase di riflessione che finirà per riguardare sia l’identità del partito sia il tema delle alleanze. Nonostante la lunga preparazione congressuale avviata dopo le elezioni di Settembre il Pd sembra ancora in cerca di una linea politica chiara che deve tener conto delle diverse anime del partito ma anche della difficoltà di costruire alleanze con il M5S. È una operazione complessa per la giovane segretaria che nel frattempo deve ancora inventare come fare opposizione ad un Governo che ha un’abile guida politica.