martedì, 17 Dicembre, 2024
Energia

Cna a Bruxelles. Costantini: agli Europarlamentari le nostre proposte su energia, lavoro e tutele alle Pmi

“Energia, transizione verde e lavoro”. Sono le tre priorità di un dialogo a sostegno delle piccole imprese che la presidenza della Confederazione nazionale degli artigiani ha presentato a Bruxelles sul tavolo di un incontro con gli Europarlamentari italiani. Presente all’iniziativa anche il Rappresentante permanente aggiunto, l’Ambasciatore Stefano Verrecchia.

Tutelare le piccole imprese

“In apertura dei lavori, Dario Costantini, presidente nazionale Cna”, spiega una nota stampa, “ha accolto gli Europarlamentari ringraziandoli per la loro attenzione verso le richieste che come Confederazione
portiamo trasversalmente su dossier orizzontali e settoriali europei, dove la dimensione della Micro-Piccola e media impresa rischia di essere penalizzata”.
“Energia, transizione verde e lavoro” sottolinea Costantini”, rappresentano i temi di maggiore preoccupazione per le nostre imprese associate che, in questo momento, stanno affrontando anche una mancanza
di manodopera qualificata”.

Gestire meglio le emergenze

Prima dell’avvio della tavola rotonda, il presidente Costantini, esprimendo solidarietà ai cittadini e agli imprenditori che sono stati colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna, ha sostenuto la necessità di un’interlocuzione nuova e più responsabile che possa portare ad una migliore gestione delle emergenze.
Otello Gregorini, segretario generale Cna, ha poi puntualizzato come ci sia “un differenziale tra che cosa si dice e cosa si fa per le Pmi” e come “occorra una forte integrazione tra le scelte europee e la realtà
delle Micro-Pmi”.

Più opportunità per le Pmi

Moderando il dibattito con gli Eurodeputati italiani, Elisa Vitella, responsabile dell’ufficio di Cna Bruxelles ha ricordato che “Come Cna vediamo nella transizione sostenibile un’opportunità per le nostre imprese, ma le tempistiche e gli obiettivi stringenti proposti dalla commissione rischiano solo di danneggiare l’operatività e la competitività delle Micro Pmi. Sarà necessario un impegno comune a livello europeo affinché la transizione sia un reale percorso accompagnato da risorse e da strumenti dedicati anche alla formazione ”

Interventi degli europarlamentari

Il confronto è stato poi animato da diversi interventi in risposta alle dichiarazioni Cna, hanno preso la parola gli onorevoli Salvatore De Meo (FI-PPE), Paolo De Castro (PD-S&D), Pietro Fiocchi (FdI-ECR), Beatrice
Covassi (PD-S&D), Brando Benifei (PD-S&D), Herbert Dorfmann (SPD-PPE), Paola Ghidoni (Lega-ID), Daniela Rondinelli (PD-S&D), Rosa D’Amato (Indipendente-Verdi), Elena Lizzi (Lega-ID), Carlo Fidanza (FdI-ECR),
Alessandra Mussolini (FI-PPE), Marco Campomenosi (Lega-ID), Alessandra Basso (Lega-ID) e Paolo Borchia (Lega-ID).

No alla concorrenza sleale

Diversi sono stati i temi affrontati: “Dalla necessità di rivedere le valutazioni d’impatto su cui si basano le attuali proposte legislative”, puntualizza la nota della Confederazione, “alla luce del diverso contesto in cui le operano oggi le imprese all’importanza della formazione e delle competenze per costruire una cultura imprenditoriale che sappia evolversi alla luce delle transizioni attuali e delle nuove tipologie professionali per le PMI, dall’esistenza di un sistema a due velocità che rischia di generare una concorrenza sleale nel mercato interno alla necessità di un aggiornamento della strategia per le Pmi”.
Per portare anche la testimonianza dell’impegno del Governo a Bruxelles, il rappresentante aggiunto presso l’Ue, l’Ambasciatore Stefano Verrecchia che è intervenuto ricordando che “è necessario un lavoro di
squadra tra Consiglio e Parlamento per mettere a sistema gli interessi dell’Italia e delle imprese italiane” e, “in questo senso, il dialogo continuo con le associazioni di categoria rappresenta un elemento fondamentale”.

Dialogo con Ue una priorità

La vicepresidente Cna con la delega alle Politiche Europee, Marianna Panebarco, chiudendo l’incontro ha rimarcato come “il dialogo con le istituzioni europee è diventato fondamentale perché è da qui che partono
i processi legislativi che si traducono in norme da rispettare per le nostre imprese associate”.

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