sabato, 16 Novembre, 2024
Cultura

I Sentinelesi, tra gli ultimi aborigeni

John Allen Chau era un missionario originario dell’Alabama, il cui scopo di vita era predicare il cristianesimo tra gli indigeni. L’uomo, dopo alcuni tentativi falliti, era stato portato sull’isola di North Sentinel, nell’Oceano indiano, da alcuni pescatori. Lasciata l’imbarcazione da pesca, raggiunse la spiaggia in kayak e lì, come raccontato riferito dai pescatori, è stato ucciso con delle frecce, legato e trascinato dalla popolazione del luogo sull’isola. Sembra la trama di un romanzo, invece è un episodio di cronaca vera, accaduto solo qualche anno fa nelle remote isole Andamane dell’Oceano Indiano dove si nasconde una tribù enigmatica, conosciuta come i Sentinelesi. Il tragico incidente, ha aperto una finestra sul loro mondo misterioso e affascinante, suscitando curiosità e interesse verso una cultura ancora primordiale, il loro isolamento e il modo in cui interagiscono con il mondo esterno.

La tribù dei Sentinelesi è stata oggetto di grande interesse antropologico per molti decenni. Si sa che vivono nell’isola di North Sentinel, nel Golfo del Bangala e che sono tra i pochi gruppi rimasti sulla Terra a vivere in un modo simile alle società umane dell’Età della Pietra. La loro origine esatta e la lingua parlata sono ancora sconosciute, così come la loro storia e le tradizioni. Uno degli aspetti più peculiari dei Sentinelesi è il loro isolamento. La tribù, infatti, evita ogni contatto con il mondo esterno e respinge attivamente gli estranei che si avvicinano alle loro coste, utilizzando frecce e archi per difendersi dagli intrusi. Le autorità indiane hanno imposto restrizioni per proteggere la loro integrità e il loro stile di vita da contaminazioni esterne e insieme agli antropologi e agli esperti, stanno cercando di comprendere meglio questa oscura tribù.

Sono state organizzate osservazioni a distanza per studiarne i comportamenti e per determinare il loro impatto sull’ecosistema circostante, ma, a causa del loro rigido isolamento, è difficile ottenere informazioni concrete sulla organizzazione sociale e sulle credenze religiose. Resta ignoto come vivano il rapporto uomo donna o come entrino in relazione l’uno con l’altro. Quel che si sa, dalle poche osservazioni che è stato possibile effettuare, è che praticano la caccia e la pesca, vivono in capanne comunitarie e sanno accendere un fuoco, fatto dedotto da alcuni focolari intravisti in prossimità delle capanne.

Secondo il Governo indiano, l’isolamento dei Sentinelesi è fondamentale per la loro sopravvivenza e protezione, perché l’esposizione a malattie o influenze esterne potrebbe avere conseguenze devastanti per un gruppo così isolato e vulnerabile. Gli ostili abitanti dell’isola sono presumibilmente privi di difese immunitarie anche solo verso le malattie da noi considerate comuni, come raffreddore o tosse. Basterebbe un minimo contatto per rischiare di essere intaccati da un batterio e causare la totale estinzione di questa specie umana.

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