lunedì, 23 Dicembre, 2024
Esteri

Ucraina, il piano cinese è troppo inclinato 

Evitare il chiasso sull'iniziativa del Vaticano

Parte col piede sbagliato la mediazione cinese tra Mosca e Kiev. In pratica, Pechino ritiene che la Russia debba tenersi le zone dell’Ucraina illegalmente invase. Se questa è la pregiudiziale, la pace si allontana e il prestigio stesso della Cina nella vicenda perde quota. Un mese fa, nella telefonata con Zelensky, Xi aveva affermato: “Il rispetto reciproco di sovranità e integrità territoriale è la base politica delle relazioni Cina-Ucraina”. Quale integrità territoriale viene rispettata se a Putin si concedono territori di uno stato sovrano?
Il Dragone non è equidistante tra Russia e Ucraina. Xi e Putin hanno firmato alla vigilia dell’invasione russa un patto di amicizia riconfermato e rafforzato nel recente vertice al Cremlino. Non esiste alcun accordo strategico tra l’Ucraina e la Cina. Pechino sta ottenendo grandi vantaggi economici e di leadership dall’indebolimento della Russia e non ha alcun interesse reale ad accelerare la conclusione del conflitto.

La posizione cinese è singolare: essendo amica della Russia, il suo compito dovrebbe essere quello di “far ragionare” il Cremlino a rinunciare alle sue pretese non di convincere Zelensky ad accettare la politica del fatto compiuto. Xi sa benissimo che su questo punto la sua iniziativa è destinata all’insuccesso anche perché i Paesi europei ritengono che l’integrità territoriale dell’Ucraina sia irrinunciabile. Non si capisce quale logica ispiri la diplomazia di Pechino se non quella di tranquillizzare Mosca e guadagnare altro tempo.

Come fa una grande potenza che ha l’ambizione di guidare il mondo a chiedere ad un Paese aggredito di rassegnarsi alla perdita di suoi territori illegalmente scippati da un Paese invasore?

Ben più seria è la missione che il Papa ha avviato e affidato alle mani prudenti, sagge ed esperte nelle mediazioni del cardinale Zuppi. Francesco ha sempre parlato della “martoriata Ucraina” e non ha mai messo sullo stesso piano aggressore aggredito. Il Vaticano non ha interessi da tutelare se non quelle dei valori ideali tra cui primeggia la pace nella giustizia.

Negli ultimi giorni assistiamo ad uno spettacolo poco edificante: in tanti in Italia salgono sul carro dell’iniziativa del Vaticano non per sostenerla come andrebbe fatto -con la preghiera e con la discrezione, ma con squilli di tromba e con megafoni che servono solo a far pubblicità a questo o quel personaggio in cerca di visibilità. Per cortesia, lasciate stare. Fate lavorare per la pace chi sa farlo e ha la coscienza libera da sudditanze o strumentalizzazioni politiche.

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