Oggi nuova allerta rossa per pioggia
Un intervento da 2 miliardi di euro. Il Consiglio dei ministri decide il via libera al Decreto legge maltempo, con misure per l’emergenza alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna e le Marche. A sottolineare l’importanza delle decisioni e dei fondi assegnati è il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Con lei alla conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi, anche il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e le parti sociali della regione. “È un decreto legge con primi interventi urgenti molto corposo”, evidenzia il premier, “Complessivamente si tratta di un intervento da 2 miliardi di euro”. Giovedì, inoltre, annuncia Stefano Bonaccini, il presidente Ue, von der Leyen sarà in visita in Emilia-Romagna.
Mutui e bollette sospesi
Tra le misure previste dal Decreto legge, “la sospensione dei termini relativi agli adempimenti fiscali in scadenza nel periodo compreso dal 4 maggio 2023 al 31 agosto 2023”, si legge nella bozza. “Per il medesimo periodo sono sospesi i termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria”. “La sospensione si applica anche ai versamenti delle ritenute alla fonte” e alle “trattenute relative alle addizionali regionale e comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche, operate dai soggetti in qualità di sostituti d’imposta”. Sul tema delle utenze, evidenzia Meloni, “è già stata deliberata la sospensione del pagamento da parte di Arera, ma c’è una norma che rafforza questa previsione”. Per quello che concerne i mutui, aggiunge, “non c’è bisogno di una norma perché fa fede il protocollo d’intesa tra governo e Abi sulla sospensione del pagamento dei mutui per eventi calamitosi”. Il ministero degli Affari esteri, osserva il premier, “ha previsto un contributo a fondo perduto per le imprese esportatrici danneggiate dall’alluvione a valere sul fondo Simest con una copertura di ulteriori 300 milioni di euro. C’è poi la creazione di una quota riservata di 400 milioni di euro”, evidenzia Meloni, “per tassi agevolati a fondo perduto”.
Fondi per scuola e agricoltura
Nel decreto sono previsti fondi per le scuole e la continuità didattica, mentre una prima parte di risorse, per 175 milioni, sono dedicati sull’agricoltura.
In merito alla scuola, “c’è un fondo da 20 milioni per la continuità didattica e la facoltà al ministro dell’Istruzione di lavorare con una certa flessibilità per l’adempimento degli esami di maturità in base alla necessità degli istituti coinvolti”. “Il ministero dell’Agricoltura”, illustra Giorgia Meloni, “ha stanziato 100 milioni per gli indennizzi a favore delle aziende agricole e 75 milioni sul fondo innovazione per l’acquisto dei macchinari per le aziende danneggiate”.
Risorse per sanità e cultura
Durante la presentazione del Decreto il presidente del Consiglio si ricorda come alcune risorse economiche saranno gestite direttamente dai Ministeri. Quello della Salute, mette a disposizione “otto milioni per i primi interventi di ripristino delle strutture sanitarie”, mentre il ministero della Cultura dedicherà “il temporaneo aumento di un euro del biglietto di ingresso ai musei, i cui proventi saranno utilizzati per mettere in sicurezza i beni culturali interessati dall’alluvione”. Il ministero dello Sport darà sostegni per “cinque milioni di euro per la manutenzione delle infrastrutture sportive”. Con il decreto, prosegue Giorgia Meloni, “rifinanziamo il fondo emergenze nazionali con 200 milioni interamente destinati a questa emergenza”.
Il bizzarro paradosso
Il Consiglio dei ministri, inoltre, ha previsto nuove competenze per il Commissario per la siccità.
“C’è una misura che prevede l’estensione delle competenze del commissario per la siccità, per la verifica e il monitoraggio delle opere di drenaggio dell’acqua”. “È un passaggio bizzarro quello per cui il commissario per la siccità”, osserva Meloni, “si occupi oggi anche dell’alluvione, ma questo è la situazione climatica in cui ci troviamo”.
Fondi per lavoratori e autonomi
Nel decreto legge varato dal Consiglio dei ministri sono dedicati fondi anche a sostegno del reddito delle maestranze che non potranno lavorare. “La cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti fino a 90 giorni, una misura coperta fino a 580 milioni di euro”, illustra il premier, “E c’è anche una una tantum fino a 3mila euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere l’attività, con copertura fino a 300 milioni di euro”.
Un miliardo per strade e ponti
Durante la conferenza stampa anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, illustra come saranno ripartiti i fondi per le infrastrutture viarie travolte o rovinate dalla piena. “Ci sarà un miliardo di euro solo di danni solo per le strade, provinciali statali e comunali, e per le ferrovie”. Bonaccini in un passaggio del suo intervento ringrazia il Governo per la rapidità degli interventi e illustra le richieste presentate dalla Regione al Consiglio dei ministri: “Abbiamo consegnato al governo un documento unitario che ha messo in fila alcuni punti che riguardano l’emergenza, che avete già affrontato in Cdm, e la ricostruzione. Ringrazio il Consiglio dei ministri per la velocità” ed il presidente Meloni, “per essere venuta nella nostra terra ferita e colpita”.
Semplificazioni per ricostruire
Il presidente della Regione Emilia Romagna, accompagnato dai sindacati e dal mondo produttivo dell’Emilia Romagna, ci tiene inoltre a sollecitare la nomina di un Commissario alla ricostruzione, il Patto per il Lavoro e per il Clima. “Tutti punti”, commenta Bonaccini, “considerati dal territorio fondamentali come sede di confronto sulle decisioni da assumere”. Il presidente dell’Emilia Romagna, sottolinea anche un’altra richiesta. “Servirà poi un decreto per la ricostruzione”, evidenzia Bonaccini, “ Per il terremoto con 12 miliardi di euro di danni abbiamo ricostruito quasi tutto. Abbiamo bisogno di norme di semplificazione per una capacità di intervento adeguata ad una ricostruzione che sia fatta bene, nel pieno rispetto della legalità ma anche rapida, per far ripartire una regione prima per export procapite. Sono miliardi di euro di danni: ci sono 300 frane attive, sono venuti giù interi boschi, c’è il tema dei fiumi e c’è il tema delle strade e delle infrastrutture”.
De Gennaro a capo della GF
Durante la riunione il Consiglio dei ministri, ha inoltre dato – sulla base dell’accordo politico già raggiunto e annunciato dopo l’ultima riunione dell’11 maggio -, il via libera alla nomina di Andrea De Gennaro a comandante della Guardia di finanza.
Torna l’allerta meteo
Infine mentre si tiene la conta dei danni e si cerca di far defluire le acque, le previsioni meteo suscitano nuove preoccupazioni.
Per oggi sono infatti previsti temporali, con possibile rialzo dei livelli dei fiumi. Per questo la Protezione civile regionale ha emanato una nuova allerta, che è di colore rosso (criticità idraulica) e arancione (criticità idraulica e idrogeologica) per le zone già duramente colpite dal maltempo nei giorni scorsi, da bolognese alla costa romagnola. Nelle prossime ore sono previste “condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali anche forti, più probabili sulle zone di pianura, con possibili effetti e danni associati, che potrebbero generare modesti innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti montani dei corsi d’acqua, critici per le zone ancora interessate da dissesti idraulici causati dalle piene precedenti”. Permarranno quindi “condizioni di criticità idraulica rossa nella pianura bolognese, ravennate e forlivese, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai corsi d’acqua, che gravano sul reticolo secondario e di bonifica”. Nelle zone montane e collinari centro-orientali della regione “saranno possibili condizioni favorevoli allo sviluppo di frane per scivolamento e colamento lungo i versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili. Potranno inoltre verificarsi ruscellamenti, con possibili smottamenti lungo la rete stradale e innalzamenti dei livelli idrometrici del reticolo minore, in caso di piogge di forte intensità”.
Resta inoltre la possibilità di “evoluzione con possibile aggravamento delle frane già attivatesi a seguito delle precipitazioni dei giorni scorsi nelle aree bolognesi e della Romagna”.