“Tutelare i giovani dal rischio di dipendenza dal gioco d’azzardo” è l’obiettivo dell’iniziativa “La trappola dell’azzardo”, promossa da Bper Banca e da Avviso Pubblico. Il progetto prevede un viaggio a tappe nelle maggiori città italiane (Roma, Torino, Genova, Napoli), lo scorso 9 e 10 maggio è arrivato a Palermo dove sono stati organizzati due incontri.
Il primo appuntamento è stato dedicato agli studenti del Liceo Classico Umberto I di Palermo che hanno incontrato Francesca Picone, psichiatra e direttrice dell’Unità operativa complessa Mod.9 Asp Palermo e Gino Gandolfo, responsabile regionale della campagna contro i rischi del gioco d’azzardo patologico “Mettiamoci in gioco”. Nella giornata successiva, presso la sede di BPER Banca di Palermo, si è tenuto invece un convegno aperto a tutti dal titolo “Dal gaming al gambling. Il gioco online: la nuova frontiera dell’azzardo”. Tra i partecipanti, oltre al Direttore territoriale di Bper Banca, Giuseppe La Boria, erano presenti anche il Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani e il Presidente della Commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici.
Durante l’incontro gli esperti hanno presentato i dati tratti dalla relazione finale sul controllo criminale sulle attività connesse al gioco della scorsa Commissione parlamentare nazionale antimafia; tali risultati hanno mostrato che la Sicilia risulta essere la terza regione in Italia per il gioco on line con 7 miliardi e 637 milioni per l’anno 2021, preceduta solo da Campania e Lombardia, mentre è al sesto posto per la raccolta pro-capite del gioco fisico d’azzardo legale con 825,52 euro a testa come da ultima rilevazione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
Secondo quanto emerso dall’ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia il settore del gaming fa gola anche ai “clan”, infatti, a sola operazione “Game over”, coordinata dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, ha portato al sequestro valori per un miliardo di euro da parte delle procure di Reggio Calabria, Catania e Bari. A riguardo il Presidente della Commissione regionale Antimafia Antonello Cracolici ha dichiarato: “Sul tema dell’azzardo rischia di esserci un’accettazione sociale perché manca la percezione della pericolosità del fenomeno. A differenza del traffico di droga, che ha un effetto materiale e drammatico sulla vita delle persone, il gioco, essendo un’attività volontaria che esercita una forte attrattiva e fascinazione, illudendo le persone su un possibile cambio di stile di vita, non viene percepito come un rischio. Il problema è alzare il tiro per dimostrare che le organizzazioni criminali si avvantaggiano delle scommesse e del gioco d’azzardo per il riciclaggio e le attività illecite”.
Inoltre, il Coordinatore Pierpaolo Romani ha detto: “Il gioco d’azzardo in Italia non è soltanto un importante comparto economico ma, come dimostrano diverse inchieste giudiziarie svolte anche in Sicilia, costituisce un settore utilizzato dalle mafie per riciclare denaro di provenienza illecita e un problema di salute pubblica Ringraziamo BPER Banca per averci dato la possibilità di realizzare questo progetto e di poter fare una tappa nella città di Palermo. Conoscere approfonditamente l’aspetto patologico e criminale del gioco d’azzardo è la prima forma di prevenzione che si può attuare per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini e delle cittadine, a partire dai giovani”.
Nel programma dell’iniziativa “La trappola dell’azzardo” sono previste per l’appunto tappe nelle scuole, poiché i giovani di età compresa tra 14 e 19 anni sono i più esposti al gioco on line e i più a rischio di ludopatia.