lunedì, 25 Novembre, 2024
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Palermo. Tanti giovani all’Ars: un mondo senza mafia

Una sala piena di bambini, adolescenti e giovani, una di quelle che molti sognano ma che raramente si vede la sala “Piersanti Mattarella” di Palazzo dei Normanni/Assemblea Regionale Siciliana a Palermo dove non vi sono adulti tirati a lucido in giacca e cravatta con l’aria sontuosa ma solo i bambini del Convitto nazionale Giovanni Falcone, l’Istituto comprensivo statale Luigi Pirandello di Cerda, i liceali dell’Istituto scolastico statale Cannizzaro di Palermo e i giovani del Liceo Scientifico di Castelbuono. E poi ancora i giovani del liceo artistico statale Ragusa e quelli della stessa realtà Scolastica Filippo Parlatore di Palermo.

In prima fila il piccolo Antonino Caponnetto, undici anni, fresco di fascia come “Il bambino più bello d’Italia” arrivato con i suoi genitori da Paternò in provincia di Catania. Il tavolo dei relatori snocciola il tema del convegno che richiama la vita di Antonino Burrafato vice brigadiere della polizia penitenziaria ucciso dalla mafia il tutto in richiamo all’anniversario di trenta anni fa quando Giovanni Paolo II lanciò l’anatema contro la mafia. Commosso con occhi pieni di lacrime Salvatore Burrafato, autore del libro “Tutta un’altra storia”, che narra la bellezza di un padre che va incontro alla sentenza di morte a volto libero e schiena diritta.

I giovani in sala conoscono il libro avendolo già letto e così Alberto Guidotti, Giuseppe Badalamenti e Michela Mannucci ne narrano la bellezza e la profondità. Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della Legalità Internazionale modera il tutto con creatività e colpì di scena per tenere sempre alta l’attenzione.

Incisivi e chiari gli interventi di Francesco Cerami, Salvatore Sardisco, Carlo Guidotti e Rosalia Liberti. Il filo conduttore è uno solo – agire per la vita, dire no a ogni forma di violenza, avere un cuore di carne e non di pietra e vivere l’amore vero che sa di fraternità e di donazione di sé. Ancora una volta i giovani del Parlamento della Legalità Internazionale e multietnico hanno lasciato l’impronta positiva consegnando a Salvatore Burrafato anche dei disegni su tela dove il volto di papà Antonino sembra riprendere vita.

In prima fila anche l’Assessore del Comune di San Cipirello, Salvatore Licata. Comune dove anni fa ha preso il via il movimento culturale del Parlamento della Legalità Internazionale, oggi con Sede di Presidenza a Monreale.

Tre ore di confronto, di emozioni forti e alla fine un attestato di partecipazione per tutti, quasi una patente per mettersi alla guida per un mondo più vero. “Noi siamo questi – dice Nicolò Mannino – e con noi solo un esercito di bambini adolescenti e giovani che sono stati traditi da tanti adulti che hanno consegnato un presente farcito di cattiveria egoismo prepotenza e morte e che oggi fanno fatica a gridare un mondo più vero e più umano”.

Salvatore Burrafato è emozionatissimo e insieme a Salvatore Sardisco consegna un attestato di partecipazione con la promessa che tornando a casa ognuno abbraccerà il proprio papà pensando a chi gli è stato tolto per mano violenta. Ancora una volta il Parlamento della Legalità Internazionale ha abbracciato tutti con commozione gioia e linguaggio di amore puro.

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