sabato, 16 Novembre, 2024
Società

Giro d’Italia. Confartigianato: per le nostre bici record di successi e qualità per le imprese produttrici

La bicicletta si presenta così: mobilità rispettosa dell’ambiente, riduce i costi della crisi energetica, maggiore diffusione dell’attività fisica e sportiva e la fruizione del territorio mediante nuove forme di turismo. Sono solo alcuni, come spiega la Confartigianato dei “driver” della domanda di bicicletta, il prodotto di una delle nicchie che caratterizzano il made in Italy.

La vetrina del Giro

Ieri in occasione della partenza del Giro d’Italia, competizione che si tiene dal 6 al 28 maggio per complessivi 3.489 km e 51.400 metri di dislivello, l’Ufficio Studi di Confartigianato pubblica il focus sulla
bicicletta nella 2° edizione del Rapporto Meccanica 2023. Bici, cuore dell’artigianato Alla fine del 2022 la filiera della bicicletta, che oltre alla produzione di biciclette e di loro componenti comprende anche la riparazione ed il noleggio, conta 3.233 imprese. “Il cuore della filiera”, spie la Confartigianato, “è rappresentato da 1.989 imprese artigiane che sono il 61,5% della filiera, ben 2,5 volte la media del 24,7% registrata per il totale economia. Le imprese della filiera sono soprattutto dedite alla riparazione che conta 1.839 imprese e rappresenta il 56,9% del settore, quota che sale all’81,8% nell’artigianato, in cui si registrano 1.627 imprese di comparto”.

Le imprese della filiera

La passione delle imprese italiane per la bici ha poi ottimo risultati. Le aziende della bicicletta crescono in un anno dell’1,4% in controtendenza rispetto al calo dello 0,7% del totale delle imprese, trainate dal +7,5% del noleggio di biciclette a cui si affianca il +0,3% della riparazione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da
campeggio mentre sono in calo dell’1,4% la fabbricazione parti e accessori per biciclette e del 2,3% la fabbricazione e montaggio di biciclette.

La vita in bici

Il turismo si coniuga con l’uso della bicicletta: il focus di Confartigianato evidenzia che in 40 province una maggiore specializzazione nella filiera della bicicletta si associa ad una elevata turisticità. Nella ripresa post pandemia la produzione della bicicletta si mostra molto vivace superando i noti problemi che sta
affrontando il sistema manifatturiero, quali in particolare l’aumento dei costi di materie prime ed energia, l’allungamento dei tempi di consegna e la crescente mancanza di manodopera, soprattutto se specializzata.

Valore, produzione ed export

Nel 2022 la crescita annuale della produzione del settore è pari, infatti, al 10,1% e rispetto al 2019 si registra un +34,7%, per cui l’Italia stacca nettamente la Germania a +5,0%, mentre la Francia segna un calo del 21,1%.
Nel 2022 l’export del settore della bicicletta vale 1.149 milioni di euro di cui 606 milioni di euro di componentistica (52,7% del totale) e 543 milioni di euro di biciclette (47,3% del totale), quest’ultimo
composto da 351 milioni di euro di biciclette non elettriche (30,6%) e 192 milioni di euro di E-bike (16,7%).

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