Presso il Memoriale della Shoah e nella Cineteca Milano MIC la Fondazione Diritti Umani ETS ha organizzato, dal 3 al 6 maggio, l’edizione 2023 del Festival dei Diritti Umani, tra le principali iniziative di sensibilizzazione esistenti in Italia. Un evento rivolto soprattutto alle nuove generazioni, attraverso storie vere, studi, buone pratiche sui diritti umani, in Italia e nel mondo, incontri, film e documentari, mostre fotografiche e iniziative speciali. Una intera sezione educativa è dedicata alle scuole.
La Fondazione Diritti Umani ETS è stata costituita nel marzo 2022 per riprendere e proseguire il lavoro svolto fino a quel momento dall’associazione Reset-Diritti Umani, che otto anni fa ha dato il via al Festival. L’edizione di quest’anno, intitolata Rights Now – due parole che si rafforzano l’una con l’altra perché occorrono più diritti e subito – è stata inaugurata da Fatima Haidari, nata pastorella e oggi prima donna guida turistica afgana. Per inseguire il suo desiderio di emanciparsi e studiare, ha raccontato Fatima, è stata costretta a fuggire dalla sua terra nativa per rifugiarsi in Italia, dove sta provando a ricostruirsi una vita.
Non possiamo chiedere ai civili sotto le bombe in Ucraina o alle ragazze che protestano in Iran di pazientare – ha spiegato Danilo De Biasio, Direttore del Festival dei Diritti Umani -, non possiamo accusare i working poors che fanno la fila alle mense solidali di non essere abbastanza performanti, dobbiamo reclamare trasparenza sugli algoritmi che determinino le nostre scelte. Questo è un Festival che va in direzione ostinata e contraria, perché di questi tempi c’è sempre meno rispetto dei diritti e sempre meno umanità”.
La guerra, la pandemia, i disastri climatici e le crisi umanitarie rischiano di nutrire l’insofferenza per la democrazia e causano un senso di distacco sempre più marcato tra la gente, che è ormai diffidente verso la solidarietà tra persone e popoli. In una fase storica così inquieta, il Festival dei Diritti Umani ha l’obiettivo di tenere aperti spiragli di confronto, dialogo, denuncia e mobilitazione al fine di porre l’attenzione sull’interconnessione dei diritti e combattere l’indifferenza che dilaga nella nostra società di fronte a soprusi e violazioni dei diritti umani e civili.