Un tavolo con i sindacati per rispondere alle fatiche e alle difficoltà dell’isolamento del territorio agrigentino. Questa la natura del “cartello sociale”, fortemente voluto dalla diocesi di Agrigento, per far fronte alle difficoltà e alle sofferenze della comunità provinciale che lamenta la mancanza di infrastrutture.
L’organismo, la cui costituzione è stata annunciata al termine di una marcia con la partecipazione di oltre tremila persone, ha lo scopo di “stilare un piano di problematiche su cui puntare l’attenzione al fine di sollecitare gli enti, regionale e statali, per degli interventi che risolvano la situazione di isolamento in cui oggi si trova la provincia”.
Don Mario Sorce, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale, promotore dell’iniziativa, sottolinea che fanno parte del “cartello sociale” anche i sindaci, “perché è evidente a tutti la necessità di fare fronte comune ad una situazione tanto grave. In questi anni sono state le responsabilità politiche che ci hanno portato a tutto questo”. “Il cartello – aggiunge il sacerdote che dedica una parte rilevante del suo delicato ministero ad affrontare le problematiche del territorio – ha lo scopo di ridare ai cittadini la responsabilità attiva della propria vita socio-politica ed economica, perché nessuno sia più spettatore, nessuno più servo di una logica clientelare, non più ai margini delle decisioni importanti da prendere”. La riscoperta della vocazione politica del cittadino – per il direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale – camminerà con le responsabilità istituzionali di chi è chiamato a governare”.