domenica, 22 Dicembre, 2024
Società

Sovraffollamento carceri minorili: utilizzare le caserme dismesse

Le carceri minorili in Italia sono spesso oggetto di dibattito e discussione pubblica, soprattutto per quanto riguarda le condizioni in cui i giovani detenuti vivono durante il loro periodo di detenzione.

Un tema che è entrato anche nelle Aule di Montecitorio nei giorni scorsi per un question time rivolto al ministro Nordio sulle intenzioni del Governo per quanto riguarda il primo dei problemi, ossia il sovraffollamento.

Secondo il ministro un provvedimento potrebbe riguardare la riconversione delle caserme dismesse per aumentare gli spazi adibiti ad attività riabilitative: “Se è vero che nella situazione generale carceraria il problema sono gli spazi – ha risposto Nordio -, questo vale a maggior ragione per i detenuti minorenni. Servono spazi, perché le uniche due soluzioni sono il lavoro e lo sport, per dare la possibilità di sfogare le energie fisiche in ambiente carcerario, rieducare e dare ai ragazzi la possibilità di reinserirsi nella società. Noi cerchiamo di individuarli nella risistemazione di caserme dismesse che hanno la struttura compatibile con quella carceraria”.

Spazi più ampi per formazione professionale e sport contro le recidive

Una proposta che è stata accolta con favore soprattutto dalle organizzazioni che si occupano di tutela dei diritti dei minori. La creazione di luoghi per il lavoro aiuterebbe i giovani detenuti a sviluppare competenze professionali e ad acquisire le conoscenze necessarie per un futuro inserimento nel mondo lavorativo. In questo modo, la detenzione potrebbe diventare un’opportunità per migliorare la propria posizione sociale e scongiurare la possibilità di recidive. Anche la pratica della attività fisica è da considerarsi un toccasana per corpo e mente, che riduce il rischio di comportamenti violenti e aggressivi tra i ragazzi, un modo positivo per canalizzare le loro energie. Secondo Nordio, le caserme dismesse potrebbero rappresentare, dunque, una soluzione ideale anche perché spesso situate in zone centrali e ben collegate. Il che renderebbe più facile l’accesso ai servizi offerti oltre a rappresentare un’opportunità per la riqualificazione urbana di alcune zone delle città italiane.

33 nuovi dirigenti e altri 1.000 tra agenti e assistenti

Per quanto riguarda, invece, la situazione dei tribunali per minori, che risultano fortemente sottodimensionati dal punto di vista del personale, il ministro ha risposto, ammettendo che il problema esiste de è reale: “Abbiamo 27 tribunali, la scopertura è pari a 142 unità. Sono in servizio 648 a fronte delle 789 previste. Verranno immessi in servizio i candidati idonei attraverso gli scorrimenti delle relative graduatorie. È pervista l’assunzione di dirigenti di seconda fascia in numero di 33 nel 2023. Con la Legge di bilancio questo Governo ha invertito il trend incrementando nel triennio la dotazione organica di agenti e assistenti di 1.000 unità portandolo così a 42.150. Per il quinquennio 2021-2025 è stata autorizzata l’assunzione straordinaria di ulteriori complessive 2.800 unità. Contiamo di aumentare questo numero se la dannata crisi economica allenterà la tensione”.

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